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Covid: contagi stabili in Italia, in calo il tasso di positività e i ricoveri

La situazione migliora ma molto lentamente. Gli “ingressi in terapia intensiva mostrano una certa stabilità. Sostanzialmente alla dimiuzione dell’Rt ha fatto seguito una diminuzione di nuovi casi e di ospedalizzazioni, ma restano ancora elevati gli ingressi in terapia intensiva e decessi. Quindi bisogna lavorare ancora molto perchè basta poco a invertire il trend”. A fotografare l’andamento dell’epidemia da Covid in Italia è il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica organizzata al dicastero e riportata dall’Ansa. Nelle ultime 24 ore 14.842 i positivi al test sul coronavirus, secondo il bollettino del ministero della Salute, “con un rapporto di poco al di sotto del 10%”. Lunedì erano 13.720.

“C’è una tendenza a una lieve diminuzione ma non particolarmente veloce o accentuata”, rileva Rezza. Ma, sottolinea, “rimane elevato il numero dei decessi”. Le vittime sono 634 in 24 ore, lunedì 528. “Il numero di positivi che ci sono ancora ogni giorno ci dice che dobbiamo continuare e implementare le misure prese perchè appena si allentano le misure la curva risale: è successo dopo l’estate con la riapertura di molte attività e c’è voluto un pò di tempo per frenare la corsa del virus; se allentassimo le misure in questo momento, con un’incidenza ancora molto elevata, decisamente faremmo un errore”, rileva ancora l’epidemiologo. In particolare per i dai odierni sono 149.232 i test per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, in aumento di oltre 38mila rispetto a lunedì. Il rapporto tra positivi e tamponi è del 9,9% in calo rispetto a lunedì (era del 12,3%). Sono 192 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia nelle ultime 24 ore. Il saldo giornaliero è di -37 unità, portando il totale delle persone in rianimazione a 3.345. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 443 meno di lunedì, per un totale di 30.081 pazienti. Sono 737.525 le persone attualmente positive al Covid in Italia, 11.294 in meno rispetto a lunedì). I dimessi o guariti sono complessivamente 958.629 (+25.497) e il numero totale dei morti è di 61.240 vittime. Il totale dei malati dall’inizio dell’emergenza ha raggiunto è di un 1.757.394 casi. Sul fronte regionale, è il Veneto, con 3.145 nuovi malati, la regione con il maggior numero di nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore. Seguono Lombardia (1.656), Emilia Romagna (1.624) e Lazio (1.501).

E nuovi lutti tra i medici a causa della pandemia di Covid: sono 4 i camici bianchi la cui morte è stata comunicata oggi dai presidenti degli Ordini. Tre di loro erano medici di famiglia. Salgono così a 237 i nomi che saranno ricordati sul memoriale della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). “Siamo tornati ai tempi di marzo – commenta il presidente Fnomceo Filippo Anelli – dobbiamo capire il perché di quella che è una vera e propria strage, specie nell’ambito della Medicina generale”.

“Solo comprendendo le cause di queste morti, che nella seconda ondata francamente non ci aspettavamo – sottolinea Anelli – potremo prevenire altri decessi e rendere onore ai colleghi scomparsi. Per questo abbiamo proposto, in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, un monitoraggio sul territorio”.

Ad Avellino è scomparso ieri il dottor Sergio Pascale, dirigente sindacale Cimop e già Consigliere dell’Ordine dei Medici. Nella vita professionale era primario del reparto di Rianimazione della Clinica Malzoni di Avellino. È deceduto in una struttura sanitaria di Salerno, dove era stato ricoverato lo scorso 25 novembre, dopo che le sue condizioni di salute erano peggiorate in seguito alla scoperta della sua positività al Sars-Cov-2: aveva 69 anni. “Siamo addolorati” afferma il presidente Cao nazionale e dell’Ordine di Avellino Raffaele Iandolo. “Anche Aosta ha il suo lutto. Pippo Miceli. Medico di Medicina Generale deceduto stanotte dopo venti giorni di lotta”, comunica il presidente dell’Ordine dei Medici della Valle D’Aosta, Roberto Rosset. “Una brutta notizia anche da Vercelli: è morto un altro medico di famiglia, il dottor Franco Barillà”, risponde Piergiorgio Fossale, presidente uscente dell’Omceo piemontese, che esprime “tristezza e senso di impotenza”. “È deceduto di Covid un iscritto all’Ordine di Pavia, Giuseppe Minchiotti, 61 anni – aggiunge il presidente Claudio Lisi – anche lui era medico di medicina generale”.

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