Cultura

Impazza il totonomi per Sanremo, da Fedez a Gazzè

Amadeus © ANSA

Sul festival di Sanremo incombono ancora le incertezze legate all’evoluzione della pandemia da Covid-19, ma su una cosa si può sempre fare affidamento: il totonomi che impazza nel periodo pre-annuncio, quest’anno fissato al 17 dicembre durante la finale di AmaSanremo, che assegnerà a sei giovani il pass per il palco dell’Ariston (altri due sono stati selezionati da Area Sanremo). In attesa della conferma delle date (la Rai è intenzionata a organizzare la manifestazione dal 2 al 6 marzo), tra meno di una settimana si sapranno però i Big scelti da Amadeus, al secondo anno alla guida del festival.

Una scelta non facile, per il numero delle canzoni arrivate (si parla di circa 380) e perché molte (diverse decine) sono state consegnate al fotofinish. Del resto, in un anno di stop quasi assoluto per il mondo della musica, la vetrina di Sanremo fa gola a tanti.

E allora ecco che nella lista dei 20 artisti (e non è escluso che possano aumentare a 22 o a 24) spuntano anche i nomi che non ti aspetti. Come quello di Fedez, che si era finora sempre tenuto lontano dalle luci dell’Ariston, in coppia con Francesca Michielin. E sulle donne – dopo le polemiche dell’anno scorso per la presenza esigua – sembra che il direttore artistico e conduttore voglia dedicare particolare attenzione. E così accanto a nomi che al festival sono di casa, come Arisa, già vincitrice prima nelle Nuove Proposte e poi tra i Campioni, Noemi, Annalisa, Malika Ayane (tutte a quattro partecipazioni), Simona Molinari, Elodie, spuntano quelli meno noti al grande pubblico come la giovane rapper Madame, che sulle piattaforme digitali macina numeri su numeri, o Mara Sattei, sorella di Tha Supreme, (è suo il successo degli ultimi mesi Altalene).

In quota cantautori, il 2021 dovrebbe segnare il ritorno del già vincitore (in coppia con Fabrizio Moro in Non mi avete fatto niente nel 2018) Ermal Meta e quello di Max Gazzè, che dopo le sperimentazioni degli ultimi anni, dovrebbe tornare al tono più scanzonato del passato. E chissà che non cerchi la rivincita Bugo, dopo l’esclusione dell’anno scorso in coppia con Morgan. Pronto a giocarsi la carta Sanremo anche il giovane Fulminacci, in cerca di una popolarità che lo consacri tra i grandi a 23 anni. Potrebbe tornare in Riviera anche Irama. E non può essere Sanremo senza rap, quindi dentro anche Ghemon e il debuttante all’Ariston Willie Peyote. Dubbi invece sulla presenza del vincitore dei Giovani dello scorso anni Leo Gassmann.

Per le band, in pole position Lo Stato Sociale, dopo il successo del 2018 con Una vita in vacanza. Ma una chance se la giocano pure gli idoli dei ragazzini Maneskin, come anche la rock band La Rappresentante di Lista (già ospite di Rancore nel 2020). Più defilati i The Kolors di Stash, appena diventato papà, i Coma_Cose e i Sottotono, che potrebbe tentare la reunion per l’occasione. Achille Lauro centrerebbe la terza partecipazione consecutiva e tornerebbe anche un’altra vecchia conoscenza come Francesco Renga (anche lui con una vittoria in curriculum nel 2005 con Angelo). E se l’anno scorso Amadeus aveva scompigliato le carte chiamando anche una vecchia gloria come Rita Pavone, per il prossimo festival chissà che non possa sorprendere mettendo nella lista dei suoi preferiti due artiste come Anna Oxa e Orietta Berti o un gruppo come i Nomadi.

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