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Fame di Giustizia e Sete di Verità, Il Garante Campano Samuele Ciambriello e Don Franco Esposito: “Questa presenza è una piccola vittoria, ma è necessario che la politica ci ascolti”.

Fame di giustizia e Sete di verità: la manifestazione prevista per stamattina, 19 dicembre, all’esterno della Casa Circondariale di Poggioreale, è stata molto partecipata e ha visto la presenza, insieme ai promotori Don Franco Esposito, cappellano di Poggioreale, e Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone private della libertà personale, di moltissime associazioni e volontari che operano sul territorio.

“Perché nessuno sia dimenticato, perché chi ha sbagliato possa pagare il suo debito non a prezzo della vita, perché il carcere non sia luogo oscuro e separato dalla società” : queste le parole tratte dall’ appello che il Garante Ciambriello ha ricordato a tutti i partecipanti mentre il corteo sfilava intorno alle mura di Poggioreale, permettendo alle stesse persone detenute di sentirlo. La scelta di Poggioreale è stata simbolica, essendo uno degli istituti penitenziari più sovraffollati d’italia, ma la manifestazione riguardava non solo la situazione di tutte le carceri campane ma anche dell’intero territorio nazionale, tutti istituti che stanno subendo la scellerata gestione della pandemia da parte del Governo.

I promotori hanno sottolineato l’importanza del presidio, per catturare l’attenzione dell’opinione pubblica ma soprattutto delle varie parti politiche, sempre più indifferenti alla sorte delle persone recluse.

È inoltre arrivata una lettera di solidarietà e adesione anche da parte dell’arcivescovo Mimmo Battaglia, che ha riconosciuto l’importanza di quanto organizzato e di tenere alta l’attenzione sul tema.

Una piccola delegazione, alla fine della manifestazione, ha avuto la possibilità di incontrare e essere ascoltata dal Ministro Amendola.

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