Napoli, Nella battaglia dei vaccini sul fronte Anti-Covid, l’impatto sociale e il dialogo tra
Scienziati, Ricercatori e Teologi. il Prof. Antonio Giordano, uno tra i più autorevoli e famosi
Scienziati nel mondo, direttore dello Sbarro “Institute for Cancer Research and Molecular
Medicine della Temple University di Philadelphia”, nominato come esperto, dai ministri
Sergio Costa e Pier PaoloSileri, in seno all’Istituto Superiore di Sanità. Nella sua visita,
napoletana, lo scienziato si è soffermato presso la splendida Sagrestia Papale della Basilica
di “San Francesco di Paola” in piazza del Plebiscito, sede tra l’altro, dell’associazione del terzo
settore “Marin Mersenne”. Il Prof., in un dialogo con la Presidente, dott.ssa Mara Rosaria
Romano, Docente di Bioetica Medica e Diritti umani, all’ISSR Interdicevano di Capua,
espressione della Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale e con Padre Mario Savarese
dell’Ordine dei Frati Minimi, Rettore della Basilica Reale, ha affermato: «Il Vaccino è una
nuova munizione nella battaglia Anti-Covid, per frenare ed arginare l’avanzata contagiosa di
questo virus, che ci sta affliggendo da quasi un anno». Da uomo di Scienza rilancia, il
ridondante monito di Papa Francesco: «assicurare l’accesso alle cure, soprattutto alle
persone più svantaggiate che necessitano di cure maggiori ed adeguate». La Bioeticista
dott.ssa Romano, inoltre aggiunge: «Nel bel mezzo della nostra euforia tecnologica e
manageriale, ci siamo trovati socialmente e tecnicamente impreparati al diffondersi del
contagio abbiamo fatto fatica a riconoscerne e ad ammetterne l’impatto. Ed ora, siamo in
affanno anche soltanto ad arginarne la diffusione”. Un quarto del mondo potrebbe non
avere accesso al vaccino contro il coronavirus fino al 2022. E’ un recente annuncio della CNN
ha rivelato da un rapporto della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, secondo
cui poco più della metà (il 51%) delle dosi pianificate per la somministrazione, quasi 7,5
miliardi, per 3,7 miliardi di persone, andranno ai Paesi ad alto reddito, che rappresentano il
14% della popolazione mondiale.
Il Padre Rettore, Mario Savarese, ha ribadito: «Il grido
incessante, del nostro Santo Padre Francesco, che si legge anche nel Messaggio per la 54^
Giornata Mondiale della pace che si celebrerà il Primo gennaio 2021 è un accesso ai vaccini e
alle cure contro il Covid anche per i più fragili. Globalizzare la cura dando possibilità a
chiunque di accedere al vaccino AntiCovid-19 che potrà salvare tante vite”. Il Santo Padre,
infatti, afferma la Prof.ssa Romano, invita i responsabili delle Organizzazioni internazionali e
dei Governi, del mondo economico e di quello scientifico, a «prendere in mano una bussola
per imprimere una rotta comune al processo di globalizzazione, una rotta veramente umana.
Essere testimoni della cultura della cura, per colmare tante disuguaglianze sociali. Certo la
pandemia mette in luce con inattesa durezza la precarietà che radicalmente segna la nostra
condizione umana. Tocchiamo con mano quanto strettamente siamo tutti connessi, anzi, nella
nostra esposizione alla vulnerabilità siamo più interdipendenti che non nei nostri apparati di
efficienza! Forse abbiamo eroso spensieratamente questo patrimonio! C’è da dire che, gli
incredibili progressi della scienza e della tecnica dovranno sempre entusiasmarci, ma al
tempo stesso anche farci convivere umilmente con i propri limiti. Quindi si potrebbe
aggiungere che: Un’emergenza come quella del Covid-19 si sconfigge anzitutto con gli
anticorpi della solidarietà!».
A cura di Raffaele Fattopace