In seguito alla visita dei Garanti campano e della città di Napoli Samuele Ciambriello e Pietro Ioia al carcere di Secondigliano, i due hanno fatto sapere che sono attualmente detenute nell’istituto 1157 persone, di cui 38 risultate positive al Covid, e tra queste quattro ricoverate presso gli ospedali Cardarelli e Cotugno. Nelle ultime quarantott’ore sono stati effettuati 180 tamponi e venti detenuti che avevano avuto contatti con i positivi, sono stati posti in isolamento precauzionale, continuando ad avere contatti esterni con telefonate e videochiamate. Tra gli agenti di polizia penitenziaria, risultano attualmente 26 positivi, 1 tra il personale sanitario.
“Quotidianamente parliamo dei mali del carcere e delle cure possibili. Conosciamo il lavoro di generosi operatori penitenziari e sanitari. È bene che Governo, Parlamento, Regione e Magistratura si mostrino sensibili a garantire il diritto alla salute di chi da mesi è condannato all’isolamento assoluto e alla privazione non solo di rapporti familiari ma anche di delle attività trattamentali e dei colloqui con i volontari”: questo quanto dichiarato da Pietro Ioia e Samuele Ciambriello, che richiamano così l’attenzione della politica e la necessità di scelte coraggiose.
Hanno infatti così proseguito: “Chi è detenuto deve pagare il suo debito non a prezzo della vita. E siamo sempre convinti che proprio in un momento di crisi come questo si dovrebbe manifestare la capacità realista e costituzionale di disegnare un quadro di riforme possibili e profonde. Per il carcere questa agenda è scritta da anni. Occorre, da parte di tutti gli attori, coraggio ed interventi ragionevoli, per evitare che la detenzione equivalga ad una pena di morte.”