“Nell’anno europeo delle ferrovie, nel solco del Green Deal europeo, con iniziative tese a favorire la mobilità sostenibile al fine di ridurre le emissioni di CO2 e polveri sottili, il presidente della Commissione regionale Trasporti della Campania Luca Cascone ha bocciato senza mezzi termini il progetto di riattivazione della linea Sicignano-Lagonegro. Una decisione inspiegabile, in aperto contrasto con un ordine del giorno approvato dalla Camera che definisce un preciso impegno del Governo al rilancio di un’opera attesa da troppo tempo. Un impegno che fa il paio con quello già messo in campo per far ripartire, dopo anni di immobilismo, il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Pontecagnano e con la strategia nazionale Aree Interne approvata e finanziata proprio nel Vallo di Diano”. Lo dichiarano il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e la senatrice M5S Felicia Gaudiano.
“Sulla base di quanto definito da uno studio di fattibilità commissionato da Rete Ferroviaria Italiana – rivelano i due esponenti M5S – l’opera avrebbe un costo di 160 milioni di euro, quasi la metà rispetto ai 300 milioni inizialmente previsti. A finanziarla concorrerebbero le risorse del Recovery Fund, nell’ambito di un più ampio progetto di finanziamento teso al rilancio delle infrastrutture, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. La Sicignano-Lagonegro, dismessa da troppi anni, è una linea strategica di fondamentale importanza per il Vallo di Diano e per la Campania, valutarla unicamente sulla base di un calcolo economico piuttosto che su una vera visione di sviluppo è un delitto per il futuro della nostra regione”.