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Farina di ceci: perchè è diventata un must have?

I vegani, ed è quasi doloroso ammetterlo, ormai già lo sanno!

La farina di ceci è un ingrediente davvero versatile e gustoso. Ci sono tanti modi per utilizzarla in cucina e ha tantissime proprietà. Per questo motivo vedremo come valorizzarla con pochi ingredienti e semplici ricette. Piatti veloci, con poche kcal ma che regalano grandi soddisfazioni anche ai peggiori chef!

Per tantissimi anni la farina di ceci è stata uno degli ingredienti più popolari della cucina indiana. Oggi è diffusissima anche in Europa, dove viene impiegata nella realizzazione di piatti sani, sfiziosi e ricchi di proteine vegetali.

Noi italiani, abituati ai sapori nostrani, abbiamo iniziato a conoscerla col tempo. Lentamente certo, ma si sa, per quanto riguarda la cucina ci sono vere e proprie dispute nel nostro Paese tra ricette tradizionali e ricette innovative.

Qui viene usata soprattutto per preparare la farinata e le panelle fritte, due classici intramontabili dello street food regionale, ligure, toscano e siciliano. La farina di ceci, però, ha tutte le carte in regola per affermarsi come protagonista di tantissime ricette dolci e salate.

Può essere un addensante o può sostituire la farina di grano tenero negli impasti delle piadine.

E, udite udite: può rimpiazzare le uova nei dolci vegani!

Il nome non deve trarre in inganno: la farina di ceci è completamente diversa dai prodotti analoghi a base di cereali, che di solito si usano per fare la pasta, il pane e la pizza. Non solo perché deriva dalla macinazione dei legumi secchi  ma anche per la composizione nutrizionale.

Parliamo infatti di un ingrediente naturalmente privo di glutine, esclusa qualsiasi ipotesi di contaminazione con i farinacei che lo contengono, il che ne fa una valida alternativa a disposizione delle persone affette da celiachia o intolleranza alle proteine del grano (meglio, però, controllare sempre in etichetta che il marchio esibisca la certificazione gluten free).

E’ così semplice da preparare che potremmo farla noi stessi: bastano un pizzico di manualità e un mixer abbastanza potente in grado di frantumare i legumi et voilà il gioco è fatto.

Fra le virtù nutrizionali più interessanti della farina di ceci, spiccano una certa quantità di proteine (22 g per etto; non sono poche, considerando che le farine forti per la panificazione superano raramente i 15 g) e un ottimo rapporto tra fibre e carboidrati complessi: ecco perché questo prodotto rappresenta una delle soluzioni più in voga per garantire il giusto apporto di nutrienti a chi segue un regime alimentare vegano. Del resto, le sue virtù coincidono con quelle dei legumi da cui deriva: pochi lipidi, ottimi livelli di calcio e vitamina B1, basso indice glicemico. Tutti buoni motivi per usarla spesso in cucina, senza trascurare il fattore versatilità: si presta infatti alla preparazione dei piatti più disparati.

Ecco i piatti, fatti con la farina di ceci, più famosi del bel paese.

Mai sentito nominare la cecìna? Questo è uno dei nomi con cui è conosciuta la farinata o fainà, una torta salata sottile e compatta che, se cotta a regola d’arte – rigorosamente in forno a legna, a una temperatura di 300 °C – presenta una fine crosticina dorata in superficie e si conserva in ottime condizioni per una settimana intera. Merito dell’olio, che contribuisce a mantenere l’impasto sodo e idratato; fra gli altri ingredienti, oltre alla farina di ceci, troviamo acqua, sale e rosmarino. Da provare anche i cuculli, piccole sfere lievitate molto comuni nelle friggitorie di Genova e dintorni.

In Sicilia, invece, sono diffuse le panelle, fragranti schiacciate fritte in pastella la cui origine sembra risalire al tardo Medioevo (o, comunque, ai primi periodi della dominazione angioina in Sicilia: i nobili francesi ne consumavano grandi quantitativi durante i banchetti, grazie all’abilità dei cuochi di corte). Il composto, a base di farina di ceci e prezzemolo, viene cotto in acqua salata, tagliato a fette e fritto in una padella colma d’olio bollente; il risultato è un finger food da gustare ancora caldo insieme alla giuggiulena, il pane ricoperto da semi di sesamo tanto amato dai palermitani.

Ma come abbiamo detto, la farina di ceci, è conosciuta in tutto il mondo: qual’è il piatto con questo magico ingrediente che più è apprezzato a livello globale? I falafel!

 

I falafel, o felafel, sono una polpetta fritta di ceci marinati, che può includere diverse spezie e sapori, come l’aglio, la cipolla, il prezzemolo e il coriandolo. Il falafel, nonostante la sua forte connessione con la cucina tradizionale di Israele, sembra sia originario dell’Egitto. Il falafel affonda le sue radici al periodo in cui i cristiani in Egitto non avevano il permesso di mangiare carne durante alcune festività; per ovviare a questo problema, soprattutto per quanto concerneva l’apporto di proteine, i cristiani svilupparono l’idea alternativa del felafel. Con il passare del tempo, il falafel è divenuto un elemento portante della dieta israeliana ed ebrea, tanto che oggi lo si trova ovunque, dai ristoranti più quotati ai venditori di strada. È divenuto molto popolare anche in Europa e, negli ultimi anni, ha acquisito notorietà anche in Italia.

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