” Poggioreale a tutti fa paura!”.I lavori per la costruzione del carcere di Poggioreale cominciarono nel 1905 per sostituire le vecchie e sovraffollate galere di Castel Capuano, del Carmine e del Forte di Vigliena. Il nuovo carcere giudiziario venne inaugurato nel 1914 ma già durante la prima guerra mondiale, alcuni padiglioni furono occupati dalle truppe militari e alla fine del conflitto furono necessari ulteriori interventi per i danni causati dai soldati. Fu costruito per poter ricevere circa 700 detenuti con celle di tipo cunicolare di due metri per due metri per due metri – quindi assolutamente singole – ma venne successivamente trasformato in una struttura con lunghe camerate al fine di poter alloggiare un maggior numero di detenuti, tanto che nella prima metà degli anni quaranta e nell’immediato dopoguerra, la popolazione detenuta raggiunse le 7000 unità.
Come Garante delle persone private della libertà personale della regione Campania ormai da più di un anno, scrivo alle autorità competenti, e denuncio ritardi per la ristrutturazione e l’adeguamento dei padiglioni fatiscenti di Poggioreale, padiglioni camerate di contenimento.. Eppure sono stati messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture 13 milioni da più di 3 anni dal ministro Graziano Del Rio.. Ho chiesto ed ottenuto un incontro col Provveditore interregionale alle opere pubbliche della Campania, Giuseppe D’Addato, competente sia per l’appalto e i lavori nel carcere di Poggioreale che per la costruzione del nuovo carcere di Nola.
Nell’incontro che ho avuto ho posto diversi quesiti al Provveditore: quali sono i padiglioni coinvolti in questa progettualità a Poggioreale? Che cosa si faràpiano per piano, sezione per sezione? Quando iniziano e quando terminano i lavori?
Inoltre ho anche richiesto notizie sul nuovo carcere di Nola. Durante l’incontro, il provveditore D’Addato ha comunicato che “Per la Casa
Circondariale di Poggioreale il piano comprende un intervento di ristrutturazione e l’adeguamento al D.P.R. 230 del 30/06/2000 di alcuni padiglioni detentivi facenti parte dell’intero complesso immobiliare. I Padiglioni oggetto di intervento sono:
“GENOVA” (completamento). “ITALIA”, “SALERNO” e “NAPOLI”.
L’importo dei lavori ammonta a circa 13 milioni di euro. L’inizio dei lavori si ipotizza entro il 2021 con durata prevista di 36 mesi.”
Ho avuto garanzie riguardanti gli spazi minimi utili per le “celle” – camere di pernottamento, i servizi igienici, gli spazi adibiti per la cucina,sala della socialità, stanza per gli educatori, infermeria, servizi all’istruzione.“Il progetto, nel considerare comunque prioritaria l’esigenza di dover garantire la maggiore capienza possibile, è il frutto di una verifica della rispondenza degli spazi detentivi alle indicazioni provenienti sia dai recenti pronunciamenti della CorteEuropea dei diritti dell’Uomo.” Saranno garantiti gli spazi utili minimi per le camere, introdotte camere detentive per disabili. Tutte le camere detentive saranno dotate di servizio igienico in vano annesso. Tutti i locali dove si svolgono attività comuni saranno dotati di servizi igienici posizionati in adiacenza.
I servizi igienici saranno tutti dotati di lavabo vaso bidet e doccia. I servizi igienici saranno provvisti di acqua fredda e calda.
Per ogni padiglione, ad ogni piano fatta eccezione per il rialzato, sarà previsto un locale per il servizio di barbiere/parrucchiere.
Due porzioni dei piani rialzati, saranno adibite a cucina attrezzata e dimensionata per la preparazione dei pasti per 200 persone”, ha dichiarato lo staff del ProvveditoreD’Addato.
Resto basito per la decisione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di non aver coinvolto i padiglioni fatiscenti Milano e Roma nella selezione per la ristrutturazionee l’adeguamento del carcere di Poggioreale. Spero che nel piano carceri l’amministrazione penitenziaria trovi i finanziamenti per questi 2 padiglioni. Sono contento che in ogni sezione sia prevista la presenza di una sala socialità all’interno della quale è possibile condividere i pasti. Nel padiglione, ai piani rialzati, è stata prevista l’infermeria di padiglione. Per ogni sezione, sono previsti spazi e servizi dedicati all’istruzione, alla formazione, vi sarà un’aula multifunzionale e una stanza
per gli educatori. L’intervento persegue inoltre gli obiettivi di miglioramento sismico e della prestazione energetica degli edifici.
Per il nuovo carcere di Nola è stata assegnata la gara alla ditta vincitrice per la costruzione. Adesso bisogna fare la conferenza dei servizi e mandare il tutto al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Il carcere avrà una capienza organica di 1200 posti.
Ringrazio il Provveditore per avermi incontrato, per i chiarimenti e le informazioni che mi ha dato, e per la possibilità che l’opinione pubblica possa conoscere quello che purtroppo non è conosciuto né dagli addetti ai lavori e né dalla politica.