Joe Biden inaugura il suo mandato con 17 provvedimenti, che rappresentano una vera e propria svolta per la politica americana. Dalle misure anti-Covid all’immigrazione: l’era Trump è ormai terminata. Ecco, più in dettaglio, le prime misure firmate dal 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America, secondo quanto riportato da Sky Tg24.
Il primo provvedimento firmato da Biden riguarda proprio il coronavirus: sarà obbligatorio indossare la mascherina in tutte le aree di giurisdizione federale, dai palazzi governativi ai mezzi di trasporto che collegano i diversi Stati Usa. Un’operazione che è stata denominata “100 Days Masking Challenge”. Sempre in tema Covid verrà ripristinata la “Direzione per la sicurezza sanitaria globale e la difesa biologica”, uno strumento risalente all’epidemia di Ebola del 2014 che era stato sospeso durante l’amministrazione Trump. Biden crede che sia stata questa una delle cause dell’impreparazione del governo ad affrontare l’emergenza Covid. È stato nominato anche un coordinatore che monitorerà le operazioni su vaccini, test e dispositivi di protezione: Jeff Zients. Verranno ripristinati i rapporti con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che l’amministrazione Trump stava per lasciare. E ancora: Biden vorrebbe che gli Stati Uniti tornassero ad avere un ruolo centrale nell’organizzazione.
Sarà estesa la moratoria su sfratti e pignoramenti almeno fino al prossimo 31 marzo per chi ha un mutuo. “Queste misure di emergenza sono importanti – ha dichiarato Brian Deese, il consigliere economico di Biden – Ci sono più di 11 milioni di mutui garantiti che verrebbero così estesi”.
Inoltre saranno sospese le rate dei prestiti studenteschi fino al prossimo 30 settembre. Biden ha anche dichiarato di voler cancellare 10mila dollari da questi prestiti, ma la proposta dovrà prima passare per il Congresso.
Altro tema che segna una radicale rottura con Trump riguarda l’ambiente. Joe Biden ha subito deciso di rientrare nell’accordo di Parigi sul clima, da cui il tycoon era uscito nel 2017. Sempre riguardo l’ambiente verranno revocati i permessi per il gasdotto Keystone XL; la consigliera per il clima Gina McCarthy infatti, ha spiegato che la nuova amministrazione scarterà o rifarà più di 100 proclami presidenziali ritenuti “dannosi”.
Un altro provvedimento riguarda la battaglia alle discriminazioni. La nuova consigliera per le politiche interne, Susan Rice, ha spiegato che ogni agenzia federale dovrà rivedere l’equità nei propri programmi e azioni. Ad esempio, l’Ufficio di gestione e bilancio valuterà se il denaro federale è equamente distribuito nelle comunità nere e in altri luoghi di bisogno. A differenza di quanto accaduto con Trump nel luglio 2020, il quale aveva dichiarato di non contare nel censimento gli americani privi di documenti, da oggi essi verranno invece inclusi, determinando una diversa e più equa allocazione federale di denaro e rappresentanza. Saranno combattute più duramente anche le discriminazioni sul posto di lavoro legate al genere e all’orientamento sessuale, saranno estese dunque le protezioni federali a tutti gli americani Lgbt che subiscono discriminazioni.
Modificate le politiche trumpiane sull’immigrazione. Con un altro ordine esecutivo, Biden ha chiesto al congresso di concedere uno status permanente o un percorso verso la cittadinanza ai cosiddetti “Dreamers”, circa un milione di giovani ancora oggi senza documenti. Cancellato il cosiddetto “Muslim travel ban”, il provvedimento che dal 2017 ha limitato drasticamente viaggi e immigrazione da Siria, Iran, Iraq, Sudan, Libia, Somalia e Yemen, e dal 2020 da Nigeria, Myanmar, Kirghizistan e Tanzania. Il Dipartimento di Stato è inoltre incaricato di riavviare le domande di visto per questi Paesi. Abrogate le modifiche apportate da Trump nella prima settimana di presidenza sulle priorità di arresto per l’immigrazione e l’applicazione delle dogane. Il team di Biden ha dichiarato che il Dipartimento per la sicurezza interna, in collaborazione con altre agenzie, “stabilirà politiche di applicazione dell’immigrazione civile che proteggano al meglio il popolo americano e sono in linea con i nostri valori e priorità”. Fermata la costruzione del muro di confine con il Messico. Biden metterà fine alla dichiarazione di emergenza nazionale, citata dall’amministrazione Trump, per dirottare denaro alla costruzione del muro sul confine meridionale. Verranno inoltre prorogate le protezioni per un gruppo di liberiani che si trovano negli Stati Uniti fino al 30 giugno 2022, dopo che Trump aveva parlato di un blocco di questa proroga.
Saranno bloccate anche le ultime azioni normative di Trump sui regolamenti. Un promemoria presidenziale indicherà al capo dello staff della Casa Bianca, Ron Klain, i regolamenti da congelare.
Infine un’attenzione particolare alla dottrina etica che ogni ramo dell’esecutivo dovrà sottoscrivere, richiedendo anche che i dipendenti federali promettano di “sostenere l’indipendenza del Dipartimento di Giustizia”.