L’accelerazione digitale del 2020 genererà una spinta verso una maggiore consapevolezza del consumatore connesso nel 2021.
We Are Social attraverso alcune analisi globali ha provato a stilare sei macro-trend legati a cosa possiamo aspettarci per i prossimi mesi. Si tratta della sesta edizione di “Think Forward”, la ricerca annuale sulle tendenze di comportamento delle persone negli ambienti digitali. Sono state individuate dunque, le varie pratiche virtuali che andranno ad influenzare e orientare la comunicazione e il marketing dei brand.
La ricerca nasce dal lavoro del Social Spotting Network di We Are Social, un team di talenti, impegnato a raccogliere e studiare gli insight sulla cultura digitale globale. “The social reset” è il titolo del progetto. Una scelta che ricorda quanto, recentemente, dichiarato su Time da Klaus Schwab, fondatore e guida del Wef. Schwab ha parlato di “great reset”, ossia del grande reset. «Ora il business non può più portare avanti un impegno con intenzioni solo formali, ma ancora troppo vago», ha chiarito Schwab.
«Il 2020 ci ha insegnato che non esiste il mondo dei brand separato da quello delle persone: abbiamo tutti un ruolo attivo nella situazione attuale, come cittadini della stessa società. Ci sono stati infatti tantissimi casi in cui le relazioni tra brand e persone si sono rafforzate e perfettamente saldate di fronte ad una causa comune. Il 2020 ha visto dei cambiamenti irreversibili nel mondo, nelle persone e nel sistema di valori in cui queste credono. E di conseguenza anche nei canali che utilizzano per informarsi, intrattenersi e connettersi con gli altri. Solo le aziende che hanno saputo e che sapranno intercettare questo cambiamento, nelle nuove priorità e nei nuovi bisogni, potranno continuare ad essere percepite in modo positivo e rilevante dalle persone», racconta Gabriele Cucinella, co-founder e Ceo di We Are Social.
Un marketing che si orienta verso scelte legate alla consapevolezza, al senso identitario, alla condivisione. Non a caso tra i trend segnalati per questo 2021 c’è la capacità dell’utente connesso di plasmare meglio le piattaforme diventate ambienti necessariamente espansi, quasi infiniti. «L’obiettivo della ricerca è stato individuare le tendenze sociali e culturali che orienteranno la comunicazione nei mesi a venire. Molto dipenderà dal contesto specifico, ma siamo convinti che tutti questi sei trend abbiano elementi in grado di imporsi nel 2021», precisa Cucinella.
I TREND DI WE ARE SOCIAL
- Vita connessa, ma semplificata
Le persone stanno rivalutando ciò che per loro è importante. Presteranno maggiore attenzione ai piaceri semplici della vita quotidiana, facendo anche in modo che i canali social si possano orientare verso i loro bisogni. Così c’è chi accede a TikTok per imparare l’inglese o dedicarsi al giardinaggio.
- L’attivismo tra online e offline
La mobilitazione online all’interno dei social si tradurrà sempre più in un cambiamento offline. In un periodo di grandi vincoli e limitazioni, il cosiddetto “attivismo da poltrona” si amplierà, grazie a community globali consapevoli dell’enorme valore delle battaglie in rete.
- L’empatia nel feed
Le persone individueranno sempre più elementi per umanizzare le loro comunicazioni virtuali. D’altronde l’idea che schermi e social abbiano un impatto negativo sulle nostre interazioni offline sta svanendo nel tempo e le persone iniziano a superare la freddezza associate a questi strumenti. Ad esempio Facebook ha aggiunto l’emoji “care”, per facilitare interazioni più calde e autentiche.
- Spazio agli influencer credibili
Le persone presteranno più attenzione ai profili che seguono sui social. Saranno sempre più consapevoli ed esigenti riguardo la qualità dei contenuti veicolati dagli influencer, e di conseguenza al valore aggiunto che apportano al proprio feed. Ci si impegnerà maggiormente a combattere la potenziale influenza negativa e la disinformazione.
- Piattaforme senza confini
I bisogni espressi nel 2020 hanno portato le persone a modificare il modo in cui interagiscono con le piattaforme. Gli strumenti di uso comune andranno ad incidere maggiormente sulla vita quotidiana delle persone. Ci sarà una ibridazione degli ambienti. Un esempio tra tutti: Fortnite visto non solo come piattaforma di gaming, ma anche hub social.
- Il sistema della cocreazione
É come se quel distanziamento sociale, imposto per contenere l’emergenza sanitaria, fosse aggirato con nuove tipologie di relazione. In questo 2021 si moltiplicheranno sempre più duetti, match, challenge, coreografie realizzate sui social, trasformate per l’occasione in piazze virtuali, in cui le persone possono co-creare contenuti.