In questo periodo di restrizioni non tutti sanno quali sport sia possibile fare.
Perché diciamocelo chiaramente: la situazione non è semplice, e la divisione colori tra le varie regioni la rende a tratti, per quanto possibile, ancora più difficile.
Andiamo allora a vedere, zona per zona, tutte le attività sportive e motorie che è possibile praticare nelle diverse regioni, nel rispetto delle restrizioni.
Nelle località sciistiche sono chiusi gli impianti di risalita ma è consentito praticare qualsiasi sport in forma individuale, all’aperto e mantenendo il distanziamento.
Dunque, in zona gialla SI’ allo sci di fondo ovunque all’interno della propria regione.
In zona arancione è possibile praticare sci di fondo solo nel proprio comune o in un comune vicino se nel proprio non ci sono spazi previsti. Sì alle escursioni con le ciaspole e con la racchette, all’alpinismo e naturalmente alle passeggiate sui sentieri sempre secondo le regole previste.
La caccia e la pesca consentite, ovviamente dipende in che regione ci si trova. In quelle gialle sì senza alcuna limitazione all’interno della regione, in quelle arancioni solo all’interno del Comune mentre nelle regioni zona rossa l’attività di caccia e qualsiasi tipo di pesca non sono consentite.
Per quanto riguarda i ciclisti, o per coloro che voglio fare una corsa in bicicletta, le regolo consentono una deroga alle limitazioni degli spostamenti per chi sta in zona arancione e anche per chi sta in zona rossa prevedendo che si possa uscire dal Comune di partenza a condizione che alla fine del giro si faccia rientro alla base. Ecco il testo del chiarimento di Palazzo Chigi: “Nell’area rossa e arancione è consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. E’ tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purchè tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.
La passeggiata veloce, invece, è assimilata ad attività sportiva e quindi segue le stesse regole del footing.
La semplice passeggiata invece è intesa come attività motoria. E dunque nessuna limitazione in zona gialla e arancione, in zona rossa invece si può fare solo nei pressi della propria abitazione.
E’ consentito andare a fare ginnastica in un parco e qualsiasi attività sportiva all’aperto in forma individuale e che non sia compresa nelle discipline di contatto. Nelle zone gialle e arancione si può praticare in qualsiasi spazio all’interno, rispettivamente, della regione o del comune. In zona rossa invece, laddove i parchi sono aperti, si può fare nello spazio verde più vicino alla propria abitazione.
Si può continuare a giocare a tennis all’aperto, ma l’attività dei circoli ( senza l’uso degli spogliatoi) è autorizzata solo nelle zone gialle e arancioni. Nelle zone rosse invece circoli e centri sportivi sono chiusi. Nelle zone arancioni, se nel proprio comune, non c’è un campo disponibile è consentito andare a giocare in quello più vicino.
Restano chiuse in tutte le regioni piscine e palestre, così come i centri termali il cui è consentito soltanto per attività di riabilitazione e per attività terapeutiche e per le prestazioni previste dal servizio sanitario.
Molte palestre propongono lezioni all’aperto in parchi e giardini. E’ consentito parteciparvi se le distanze tra le persone che si allenano sono di almeno due metri e non si dà vita ad alcun tipo di assembramento.