I ricercatori del MIT hanno creato un dispositivo capace di tenere cibi al fresco anche nel deserto, in assenza di energia elettrica. Si utilizza un materiale economico e facile da realizzare: l’aerogel.
Tenere al fresco frutta e verdura quando fa molto caldo è un problema. Ha risolto il problema il Massachusetts Institute of Technology, che ha creato un nuovo dispositivo che raffredda il contenuto fino a 13 gradi rispetto alla temperatura esterna, senza usare un motore. Il segreto sta in uno strato di materiale che blocca la luce solare in entrata, sprigionando così calore.
Il suo funzionamento si basa su un processo chiamato raffreddamento radiativo. Praticamente si parla del processo utilizzato dalla maggior parte degli oggetti caldi per raffreddarsi: emettono radiazioni infrarosse di medio raggio, che trasportano l’energia termica all’esterno dell’oggetto, poiché l’aria è altamente trasparente alla luce infrarossa.
Durante il processo si usa una schiuma di polietilene, chiamata aerogel. È un materiale leggero, simile ai marshmallow, che ha la capacità di bloccare e riflettere i raggi visibili della luce solare, così da non lasciarli penetrare. È inoltre trasparente ai raggi infrarossi, facendoli così passare dall’interno verso l’esterno.
In un articolo pubblicato sulla rivista “Science Advances”, si spiega che questo materiale potrebbe raddoppiare il tempo in cui i prodotti si mantengono freschi, anche in luoghi dove manca energia per la refrigerazione. Il nuovo dispositivo trattiene più del 90% della luce solare in arrivo, proteggendo così la superficie sottostante dal riscaldamento.
Gli scienziati hanno svolto vari test nel deserto cileno di Atacama, una delle zone più aride della Terra. In quel territorio non piove, e la posizione sull’equatore fa sì che la luce solare sia particolarmente intensa. Il dispositivo ha raggiunto un raffreddamento di 13 gradi sotto il sole di mezzogiorno. Rappresenta una vera e propria svolta nella conservazione dei prodotti in località molto lontane. Inoltre, potrebbe essere utilizzato come sistema di supporto per la refrigerazione elettrica, per raffreddare in modo più efficiente e con meno energia.
I ricercatori pensano che un tale dispositivo potrebbe raggiungere una riduzione della temperatura fino a 50 gradi, per questo la ricerca sta proseguendo con l’obiettivo di migliorare ancor di più il sistema. Un’alternativa sarebbe utilizzare questa tecnica anche per fornire aria condizionata in assenza di fonti di energia. Tuttavia tecniche simili esistono già, ma utilizzano sistemi che sono efficaci, ma anche pesanti, costosi e fragili. Con l’aerogel i costi invece potrebbero ridursi molto, e l’efficienza migliorerebbe.