Cultura

GIORNATA DELLA MEMORIA 2021, MAYA SARFATY: SE QUESTO E’ AMORE

Amore vero, infatuazione è semplice interesse?” Se questo è amore”, documentario disponibile in Tvod dal 27 gennaio, è la tragica storia di amore nata tra una prigioniera e il suo carceriere nazista tra gli orrori di Auschwitz.

 

E’ una storia piena di insidie, non facile da raccontare eppure una delle più grandi capacità registiche mostrate da Sarfaty, come riportato anche da “non solo cinema”, è stato collocare Franz Wunsch in quadro ben preciso, senza sbavature: “era un essere umano e come tale ambivalente, le atrocità nei campi di sterminio non sono state commesse da mostri ma da esseri umani”.

 

Fin dal primo momento quel che mi ha colpito è stata l’ambivalenza dei due protagonisti: un ufficiale delle SS naziste e una vittima ebrea. Franz, guardia satanica, uomo malvagio nei confronti dei prigionieri uomini, eppure capace di provare amore e compassione nei confronti di una donna ebrea, la bellissima Helena Citronovà, la quale non era la tipica vittima ma, al contrario, aveva un forte spirito di sopravvivenza, era disposta a tutto per vivere”. Queste le parole con le quali la regista introduce il racconto del suo documentario (il cui titolo originale è Liber war es nie), nel quale si sancisce l’inizio di una relazione assai pericolosa e proibita che avrebbe potuto significare la morte di entrambi. Questo perché, la sua forza narratrice, Maya Sarfaty, l’ha trovata nella fatidica “zona grigia” che intercorre tra malvagità e purezza.

 

Se questo è amore è una ricostruzione disarmante di quella storia arricchita anche attraverso i racconti di donne che hanno condiviso la tragedia con Helena. Il montaggio, brillante e incalzante, rende questo film adatto ad un’ampia fascia di pubblico. Delle donne di cui si è richiesta la testimonianza, quasi tutte hanno detto di sì alla regista, la quale ha anche affermato che la maggior parte di loro volevano collaborare e condividere quel terribile periodo della loro vita.

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