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GENE HACKMAN, tributo all’attore: in streaming cinque capolavori per ricordarlo

Domani giorno di festa per il due volte premio Oscar, compie 91 anni. Tra le grandi pellicole che lo vedono protagonista ne sono state selezionate ben cinque, tutte disponibili in streaming con lo scopo di omaggiare il fantomatico attore.

Gene Hackman ha scritto la storia della Nuova Hollywood in maniera misurata, sottotono, senza alcun riflettore puntatogli e grazie al divismo che ha da sempre personalizzato non solo la sua lunga carriera cinematografica ma, come riportato da ComingSoon.it, anche quella di volti che hanno fatto la storia del cinema, come Al Pacino, Robert De Niro, Jack Nicholson e Robert Redford. Continuando a citare una fonte valida, come sopra riportato, vediamo che Gene, film dopo film, capolavoro dopo capolavoro è riuscito a diventare volto imprescindibile di Hollywood, anche grazie a collaborazioni con nomi di calibro inestimabile come Francis Ford Coppola, Clint Eastwood, William Friedkin, Arthur Penn, Wes Anderson e innumerevoli altri.

60 anni di carriera vissuti al massimo!

Alla tenera età di 16 anni, Gene entra nel corpo dei Marines, nelle vesti di radio operatore. Trasloca, quindi, a New York laddove vive mantenendosi con lavori di piccola stazza prima di poter frequentare, all’Università dell’Illinois, Giornalismo e Produzione televisiva.

Il suo debutto cinematografico arriva solo negli anni ’60, per comparse in alcuni musical e, nel  1968, ottiene la parte in Gangster Story, la sua prima nomination agli Oscar e ai Golden Globe come miglior attore non protagonista. L’Oscar come attore protagonista e fama internazionale arriva nel 1971, per Il braccio violento della legge dove, nei panni di Popeye Doyle, recita accanto a Roy Schneider.

In La conversazione del 1974 di Francis Ford Coppola, offre un’altra prova impeccabile del suo smisurato talento sul grande schermo, quella nelle vesti dell’investigatore Harry Caul, degna del National Board Of Review Award.

Poi, una volta timbrato il cartellino per il suo centesimo film, ha deciso di dedicarsi a vita privata e lo ha fatto nel modo in cui ha forse vissuto i suoi anni professionali migliori: con eleganza, in maniera sommessa. Domani, Gene compie la bellezza di ben 91 anni e per omaggiare il volto imprescindibile di Hollywood, sono stati selezionati ben cinque dei capolavori che hanno arricchito la carriera di Hackman, disponibili naturalmente in Streaming.

Ecco i cinque capolavori interpretati dal leggendario Gene Hackman

Gangster Story
Il braccio violento della legge
La conversazione
Mississippi Burning – Le radici dell’odio
Gli spietati
Gangster Story (1967)
E’ il film che ha segnato, più o meno, l’inizio della Nuova Hollywood, poiché segna un momento di rottura sia a livello visivo che contenutistico. La violenza – estetica e psicologica – che i due protagonisti, FayeDunaway e Warren Beatty, portano sul grande schermo viene catturata dalla talentuosa regia di Arthur Penn, grazie a un febbrile montaggio. Gangster Story è quel film di rottura come pochi nella storia del cinema americano e internazionale, con il quale Hackman guadagna la sua prima nomination agli Oscar come non protagonista interpretando semplicemente un personaggio di spalla magnificamente strutturato.
Il braccio violento della legge (1971)
Il poliziesco diretto da William Friedkin arriva dove altri film non sono riusciti assolutamente ad arrivare, ovvero crea una nuova definizione del mainstreamamericano. E’ questo il lungometraggio che l’ha preceduto a dettare le regole, tanto da vincere ben cinque Oscar tra cui miglior film, regia e miglior attore protagonista. Hackman entra, di diritto assoluto, nella leggenda di Hollywood.
La conversazione (1974)
Per interpretare il complesso personaggio ideato da Francis Ford Coppola, Gene si sottopone a un lungo lavoro di sottrazione, di scavo interiore dentro la psicologia del suo personaggio senza precedenti. Il ruolo in questione è quello di Harry Caul, divenuto simbolo di uno stato di paranoia che attraversa l’intero Stato Americano e questa atmosfera viene catturata da La Conversazione grazie a una sceneggiatura articolata e a una messa in scena di precisione incredibile. Parliamo di un lungometraggio votato come miglior film alla fine degli anni ’70 e non solo, è anche Palma d’Oro a Cannes.
Mississippi Burning – Le radici dell’odio (1988)
ComingSoon.it la identifica come la miglior interpretazione del bagaglio cinematografico di Hackman, poiché sul personaggio è stato fatto un lavoro di carisma, spessore, sia nei suoi lati migliori che in quelli oscuri. Il lungometraggio è diretto da Alan Parker ed è un film che oggi non potrebbe più essere realizzato: eccessivamente e sorprendentemente diretto, sincero, indagatore, schierato. Un vero e proprio “attentato” al cuore razzista dell’America, ambientato sì negli anni ’60 ma con una tematica, purtroppo, ancora attualissima. Mississippi Burning vede come coprotagonista un grande William Dafoe, a supporto di Frances McDormand, Brad Dourif, Lee Ermey. Nomination all’Oscar come miglior film e regia.
Gli Spietati (1992)
Ultimo ma non per importanza, semplicemente per questione di data. Il western definitivo diretto, interpretato da Clint Eastwood, vede Gene nelle vesti di uno sceriffo antagonista, un uomo che vuole far rispettare la legge ad ogni costo poiché ne riconosce la reale essenza. Gli Spietati è un capolavori di cui pochi, pochissimi non ne sono a conoscenza e questo lo si deve proprio ad Hackman: quattro Oscar, il secondo da non protagonista.
A definire lo status e l’importanza di Gene Hackman, però, la cinquina non è sufficiente, poiché basti ricordare titoli come Bersaglio di notte, Lo spaventapasseri, Frankenstein Junior, Senza via di scappo, Pronti a morire, Nemico pubblico per comprendere la leggendaria carriera cinematografica del volto della Nuova Hollywood.

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