«Esprimiamo soddisfazione per il lavoro che il Governo sta compiendo sul Terzo settore. Il disegno di legge va verso l’innovazione e lo sviluppo del mondo sociale. Ci auguriamo che questo riconoscimento verso il no profit induca anche la Regione Campania a svoltare, a investire con determinazione nel settore e a promulgare definitivamente la legge a tutela della cooperazione sociale, che seppure rischia di essere anacronistica (recepisce una normativa del 1991), delinea un quadro normativo necessario per lo sviluppo della cooperazione sociale nella nostra regione». È stato il commento di Giovanpaolo Gaudino, presidente di Federsolidarietà Campania, che ha espresso soddisfazione per il disegno di legge sulla riforma del Terzo settore.
La Federazione guidata da Gaudino, che aggrega le cooperative sociali aderenti a Confcooperative, si è detta «contenta perché il disegno normativo raccoglie molte delle proposte avanzate dalla nostra Federazione su tutto il territorio nazionale, al momento della consultazione sulle Linee guida. Il 30% delle risposte pervenute al ministero del Lavoro sono della cooperazione sociale. E’ stata anche recepita la possibilità di riconoscere quali imprese sociali di diritto le cooperative sociali e i loro consorzi».
Molte ed importanti sono le novità in arrivo. La riforma del libro I titolo II del Codice Civile, della disciplina dell’impresa sociale, del servizio civile, più l’introduzione di strumenti innovativi. Ci saranno, tra le innovazioni in materia, la possibilità di affidare beni pubblici in disuso alle imprese sociali, misure per promuovere la raccolta di capitali privati, il fondo rotativo per le imprese sociali e la stabilizzazione del 5 per mille.