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Governo: M5s, ‘Voto su Rousseau nelle prossime ore’. Conte: ‘Se fossi iscritto alla piattaforma, voterei sì a Draghi’

I partiti alzano l’asticella, si attende Draghi. Grillo, ‘Serve super ministero per transizione ecologica’. Comitato politico Pd unito sul sì.

 

ROMA – “Se fossi iscritto a Rousseau voterei si perchè ci sono tali urgenze che comunque è bene che ci sia un governo”. Lo dice il premier uscente Giuseppe Conte intercettato dai cronisti nei pressi di Palazzo Chigi. Io presidente del M5S? “Io non ambisco a incarichi personali e formali, l’importante è avere una traiettoria politica da offrire agli elettori”, dice  Conte.

Non è previsto che questa sera il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi faccia un intervento pubblico al termine delle sue consultazioni per la formazione del nuovo governo.

 

E’ quanto si apprende da ambienti parlamentari a Montecitorio.

Il voto su Rousseau sul governo Mario Draghi, secondo quanto spiegano alcune fonti parlamentari pentastellate, potrebbe tenersi nelle prossime ore, tra mercoledì e giovedì. L’indizione della votazione non viene confermata da fonti ufficiali del M5S. La scelta online degli iscritti, in questo caso, non necessita di una pre-convocazione entro le 24ore dall’inizio del voto essendo la base già convocata e la votazione solo sospesa.

“Nel comitato politico Pd è stato espresso sostegno unanime alla proposta di Zingaretti di proseguire sulla strada del progetto di governo con Draghi. Un dibattito approfondito e in spirito unitario, nel quale si è sottolineato come, con le proprie idee e proposte, il Pd è pronto a sostenere un governo che, come chiesto nell’appello di Mattarella, affronti le grandi emergenze. Dalla pandemia alla campagna vaccinale, all’emergenza sanitaria, sociale ed economica in corso. Con il massimo impegno per attuare il Next Generation Eu in tempi rapidi e aprire una stagione di investimenti per il lavoro e l’economia”. Così una nota del Pd.

I partiti alzano sempre di più l’asticella delle loro richieste e Mario Draghi – infrangendo la liturgia delle trattative che da sempre accompagnano la formazione dei governi – tace e conclude il suo giro di consultazioni con parti sociali e terzo settore.

 

Non è noto quando salirà al Colle per sciogliere la riserva (e presentare la lista dei ministri) ma è ragionevole pensare che solo allora – da uomo delle Istituzioni che ha fatto della riservatezza la sua cifra – parlerà. Intanto, è stata cancellata la cerimonia per il Concordato prevista per il pomeriggio di venerdì.

L’incarico che l’ex Governatore ha ricevuto dal Colle è di lavorare ad un governo “di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica”. Dunque senza lasciarsi ingabbiare dalle dinamiche dei partiti. Che tuttavia dovranno poi votare la fiducia e sostenere Draghi, quindi si aspettano fin d’ora che il premier incaricato dimostri la sua capacità mediatoria. Per questo Beppe Grillo e i 5 stelle – nelle ore di una crisi importante del M5s – attendono un segnale. Nel suo video-intervento notturno il Garante ha chiesto esplicitamente che Draghi “faccia in modo pubblico le dichiarazioni fatte a noi” nelle consultazioni, su green, recovery, ambiente, giovani. Questo darebbe una spinta ai sì al governo, nel voto online su Rousseau al momento stoppato da Grillo per evitare drastiche spaccature. Il Garante chiede anche quello che in Francia già esiste e si chiama Ministero della Transizione ecologica (ma lo hanno anche Spagna, Svizzera, Costarica e altri paesi), un corpo a tre teste composto da Mef Mise e Ambiente. Intanto Giorgia Meloni – mentre Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si incontrano nella nuova villa sull’Appia del Cav – nell’attuale scenario che vedrebbe Fi e Lega in maggioranza si troverebbe ad occupare da sola lo spazio dell’opposizione (con tanto di presidenza delle commissioni per legge o per prassi ad essa assegnate).

 

“La buona notizia è che ci sarà un ministero della transizione ecologica”. Lo ha detto la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi, al termine dell’incontro della delegazione degli ambientalisti con il premier incaricato Mario Draghi.

Via libera su Rousseau da parte degli iscritti M5S alla nuova governance composta da 5 membri che archivia la stagione del capo politico. Il secondo quesito, che introduce il nuovo organo, ha visto prevalere i sì con l’83,5% (24.340 voti) contro il 16,5% (4.793) dei no. A votare sono stati 29.133 iscritti.
Per la modifica dello Statuto M5s “poiché non ha partecipato alle votazioni almeno la maggioranza assoluta degli iscritti, così come previsto dall’articolo 6 dello Statuto del MoVimento 5 Stelle, si procederà con la seconda convocazione dell’Assemblea degli iscritti dalle ore 12 di martedì 16 febbraio 2021 fino alle ore 12 di mercoledì 17 febbraio 202″. Lo annuncia il Movimento sul blog delle Stelle.

Il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi è temporaneamente sospeso. I nuovi orari di inizio e termine votazione saranno successivamente comunicati”. È quanto afferma il capo politico M5S Vito Crimi in un post sul blog delle Stelle.

Colpo di scena sulla sorte del governo Draghi. Lo scontro tra i Cinque Stelle costringe Grillo a rinviare il voto degli iscritti su Rousseau per evitare una spaccatura che può essere fatale al tentativo dell’ex presidente della Bce. ‘Aspettiamo a votare che Draghi abbia le idee chiare, un po’ di pazienza. Ho detto no alla Lega e lui mi ha risposto… non lo so, vediamo…’, dice Grillo nel video in cui definisce Draghi ‘un grillino’. Arriva la replica di Salvini: ‘Incredibile Grillo. Noi confermiamo il nostro atteggiamento costruttivo, responsabile, positivo e che ci porta a non parlare di ministeri e a non mettere veti’.

 

Ansa

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