Quella di ieri, per Mpabbe poteva essere una sera qualunque, invece, segna e continua e a incantare. Ebbene, a quattro anni di distanza, la partita tenutasi ieri, al Camp Noou, può essere definita la più grande rimonta della storia della Champions League, il PSG di Mbappé ottiene la sua vendetta, vincendo e dominando per 95′. Situazioni complicate per entrambi gli allenatori, dove Koeman rinuncia ad Ansu Fati e
Coutinho, mentre Pochettino fa a meno del grande ex della partita Neymar, e anche di Angel Di
Maria. Nonostante l’ottimo inizio inizio dei francesi, con un Verratti ispiratissimo, gli equilibri della partita si
rompono al 26’ quando le gambe di Kurzawa e De Jong si intrecciano e l’arbitro fischia il rigore per i
catalani.
Dal dischetto il “solito” Messi, segna il suo quinto gol contro i francesi ma non è finita, il numero 10 del Barca cerca di imbucare Dembelé, ma che sbaglia clamorosamente. Errore che compromette totalmente l’evolversi del match. Spesso in gergo sportivo, soprattutto tra tifosi, si esclama “gol sbagliato gol subito” , mai frase più giusta per quello che è accaduto ieri.
Difatti, Verratti serve un gran pallone a Mbappe, che con gran freddezza lascia sul posto Lenglet e buca Ter Stegen. L’orgoglio italiano si fa sentire, con Kean e Florenzi che aiutano il connazionale Verratti. E’ stato l’ex terzino della Roma, a viaggiare sulla fascia destra e permette a Mbappé di finalizzare, mentre l’ex Juve firma il 3-1 per i francesi. Nei minuti finali, Mbappé firma la sua tripletta personale e mette il risultato in cassaforte per i parigini. Ma con il Barça mai dire mai e lo dimostra il risultato del 2017 dove i blaugrana rimontarono per 6-1.
Il Golden Boy del 2017, a fine partita, gela il sangue dei tifosi, annunciando che il suo rinnovo sarà dettato
da una riflessione a lungo termine, e non solo sul basarsi di una vittoria. Proprio durante la settimana,
durante un’intervista, il suo compagno di squadra, Di Maria ha dichiarato che a fine anno ci sono ottime
possibilità che Messi si trasferisca al Psg. Potrebbe essere il primo segno di una rivoluzione in casa Psg?