L’Istituto Pascale e l’Università Federico II hanno individuato un’altra variante del Covid-19.
Il nome della variante è B.1.525 e prima d’ora non c’erano stati casi in Italia, ma in Gran Bretagna, Danimarca, Stati Uniti e Nigeria.Tuttavia, il 16 Febbraio un uomo di ritorno dall’Africa per ragioni lavorative ha effettuato un tampone ed è risultato positivo al Covid-19. I laboratori del Pascale, Istituto Nazionale dei Tumori, insieme a Giuseppe Portella, docente della Federico II, hanno scoperto una variante mai vista in Italia. Il caso era differente dai soliti analizzati in Campania poiché non presentava analogie con gli altri campioni regionali. In seguito, il soggetto è stato messo a confronto da un gruppo di studiosi del Reparto Zoonosi Emergenti dell’Istituto Superiore di Sanità e qui hanno avuto la conferma. Si tratta della stessa rara variante che in questi tempi ha colpito nei paesi europei, ma anche in Nigeria e in America.
Tutti i dati del paziente sono stati registrati nel database internazionale ed in seguito sono state avvertite le autorità, dando inizio alle procedure antivirus, partendo dal tracciamento dei contatti.
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, si è espresso riguardo la faccenda, elogiando la rapidità e l’efficienza degli scienziati campani, ma ricordando l’importanza del finanziamento per le misure anti Covid.
“Si tratta di una scoperta di straordinario valore scientifico, un risultato tempestivo e utilissimo, che conferma l’importanza di aver finanziato questi studi, la necessità dell’adozione di misure straordinarie nazionali da parte del Governo per non vanificare il programma di vaccinazioni che è pienamente in corso, e che rende ancor di più indispensabili le forniture dei vaccini necessari per fronteggiare l’epidemia“.
Bisogna attendere ulteriori notizie per sapere se le proprietà di questa variante hanno qualcosa in comune con quella brasiliana e inglese.
A cura di Loris Lo Masto