Ieri la riunione dei governatori delle regioni per presentare una proposta unitaria in vista delle nuove disposizioni anti-covid che dovranno entrare in vigore dal 25 febbraio.
Il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha convocato una riunione ieri con i governatori delle regioni per discutere la situazione attuale del Paese e la gestione e il contenimento della pandemia in vista del nuovo Dpcm. L’idea è quella di portare una proposta unitaria capace di mettere d’accordo tutte le regioni, che sia il più possibile omogenea su tutto il territorio nazionale, evitando per quanto possibile di creare altri problemi.
L’ipotesi più plausibile in vista del 25 febbraio, giorno in cui scade il divieto di spostamento tra le regioni è quella di far diventare l’Italia intera zona arancione per qualche settimana in modo da bloccare le varianti. Ora la decisione spetta però al neo governo guidato da Mario Draghi, ci sarà dunque una proroga o un’inversione di rotta?
Gli ultimi dati rilasciati dal bollettino della scorsa giornata evidenziano «un Rt nazionale ormai prossimo all’1 e in salita da tre settimane e un aumento dei casi». Quelli di ieri, 19 febbraio, sono stati 15.500 con 353 morti. Una situazione che ha portato in zona arancione Emilia Romagna, Molise e Campania, insieme alle già presenti Abruzzo, Liguria, Toscana, Umbria, Trento e Bolzano.
«Questo sistema a colori ha avuto un senso in questi mesi», ha commentato Bonaccini, «ma credo che oggi mostri qualche fragilità. Il rischio è un saliscendi che non dà certezze per il futuro a chi è in difficoltà». Una linea sposata anche dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana.
La decisione che dovrà prendere il nuovo governo, impegnato a rispondere alla circolazione delle tre varianti del virus: inglese, brasiliana e nordafricana, è se prevedere disposizioni uguali per tutte le regioni per un determinato periodo di tempo così da bloccare sensibilmente la circolazione del virus o se continuare con le diverse fasce di colore.
Si aspetta dunque una decisione del neo Presidente Mario Draghi per capire di che “colore sarà l’Italia” nelle prossime settimane.