Nella prima Mattinata di oggi il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello si è recato nel carcere salernitano di Fuorni, per partecipare alla chiusura di un progetto sulla genitorialità promosso dal suo ufficio e realizzato dall’Associazione “Social skills” per i detenuti del reparto di alta sicurezza. Era Accompagnato dalla Direttrice Rita Romano, dal Comandante Gianluigi Lancellotta, dalla presidente Rossella Chiapparelli e dalla vicepresidente Simona d’Agostino.
“Il tema della genitorialità per i diversamente liberi mi è molto caro, recuperare relazioni, comunicazione non verbale, responsabilità, doveri nei confronti di familiari e figli diventa anche per i detenuti che devono scontare molti anni di carcere un elemento prioritario per il loro reinserimento nella società” così il Garante Ciambriello che ricorda che nello stesso carcere anche l ‘anno scorso aveva promosso analogo progetto sulla genitorialità nella sezione femminile. Successivamente si è recato nel reparto di Articolazione psichiatrica dove sono ristretti 8 detenuti con problemi psichici che, insieme agli operatori socio sanitari, hanno preparato rustici, pizzette e dolci per il garante che, nei giorni scorsi, ha donato loro una lavatrice. Un ambiente accogliente con una cucina di reparto, una sala incontri – salotto.
Sono 5 le articolazioni psichiatriche presenti negli istituti campani, per un totale di 66 persone ristrette tra le quali 8 donne di Pozzuoli.
Discutendo con gli operatori penitenziari, la Direttrice e il Responsabile sanitario del carcere Antonio Maria Pagano, il garante Ciambriello ha espresso il desiderio di mettere su nel carcere di Salerno una sezione a custodia attenuata per tossicodipendenti: “Sono 122 i detenuti tossicodipendenti nei vari reparti, seguiti egregiamente dall’equipe multidisciplinare composta da medici, psicologi, psichiatri, e il SERD di riferimento del carcere” ha comunicato il garante che poi ha così concluso ” mi auguro che queste professionalità possano essere orientate a seguire da vicino i tossicodipendenti che sono detenuti con un problema in più. Spazi per loro, custodia attenuata, progetti di inclusione sociale, Sogno di più, sogno una decarcerizzazione e depenalizzazione per i reati connessi alla tossicodipendenza”.
Durante la sua visita ha offerto libri ai detenuti incontrati grazie alla donazione fatta dalla sezione Campana AIB (associazione italiana biblioteche).
A Fuorni attualmente ci sono 450 detenuti di cui 30 donne.
Attualmente in carcere risultano positivi al Covid 19 un solo agente e un solo detenuto.