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Oggi anche il Dalai Lama ha ricevuto il vaccino AstraZeneca contro il Covid-19

All’età di 85 anni Tenzin Gyatso, monaco buddhista tibetano, nonché l’attuale XIV Dalai Lama del Tibet, si vaccina con AstraZeneca.

Il Dalai Lama è stato vaccinato oggi contro il Covid-19 in un ospedale di Dharmsala, in India, dove vive. “Per prevenire problemi seri, questa iniezione è molto, molto utile“, ha affermato il leader buddhista tibetano in esilio, citato dal Guardian.

Dopo aver ricevuto la sua prima dose, il monaco buddhista ha esortato le persone a farsi avanti, ad essere coraggiose e vaccinarsi.

Il personale dell’ospedale ha detto che il paziente, che ha 85 anni, ha ricevuto il vaccino AstraZeneca prodotto in India, ed è stato poi tenuto in osservazione per una trentina di minuti. Successivamente sono state vaccinate anche altre dieci persone che vivono nella residenza del Dalai Lama.

Da qualche mese anche in Italia è iniziata la somministrazione del vaccino COVID-19 Vaccine AstraZeneca; si tratta del terzo vaccino arrivato nel nostro Paese per prevenire la malattia COVID-19, causata dall’infezione del virus SARS-CoV-2.

Anche questo vaccino, come i precedenti Pfizer BioNTech e Moderna, è stato autorizzato da EMA (European Medicines Agency – Agenzia Europea per i Medicinali) e da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ed è indicato nelle persone a partire dai 18 anni di età. La sua somministrazione, così come quella degli altri due vaccini disponibili, è regolata dal piano nazionale di vaccinazione che prevede più fasi.

Ma andiamo a capire come funziona la somministrazione del vaccino AstraZeneca.

Una volta somministrato, l’adenovirus modificato penetra nel nucleo della cellula dove fornisce il codice genetico per produrre la proteina Spike di SARS-CoV-2. Le cellule T del sistema immunitario riconoscono lo stimolo della proteina Spike e attivano la risposta immunitaria e la produzione di anticorpi specifici contro il virus.

Con la vaccinazione vengono inoltre prodotte cellule dotate di memoria difensiva contro la proteina Spike: se il vaccinato in futuro dovesse entrare in contatto con il virus, il suo sistema immunitario ne avrà memoria, lo riconoscerà e si attiverà per combatterlo, impedendo alle proteine Spike l’ingresso all’interno delle cellule.

Con il vaccino si introduce nelle cellule dell’organismo solo l’informazione genetica necessaria per costruire copie della proteina Spike. L’adenovirus non è in grado di replicarsi e dunque non può diffondersi nell’organismo dei vaccinati.  Dopo la somministrazione l’informazione genetica viene degradata ed eliminata.

Il vaccino COVID-19 AstraZeneca viene somministrato in due iniezioni, nel muscolo della parte superiore del braccio. Le persone che sono state vaccinate con la prima dose di COVID 19 Vaccine AstraZeneca devono ricevere la seconda dose dello stesso vaccino per completare il ciclo di vaccinazione idealmente nel corso della dodicesima settimana e comunque a una distanza di almeno dieci settimane dalla prima dose.

A partire da circa tre settimane dopo la somministrazione della prima dose inizia la protezione indotta dal vaccino e persiste fino a 12 settimane. Tuttavia, fino a 15 giorni dopo la somministrazione della seconda dose la protezione potrebbe essere incompleta. Come accade con tutti i vaccini, anche la vaccinazione con COVID-19 Vaccine AstraZeneca potrebbe non proteggere tutti i vaccinati.

Si tratta della più grande campagna vaccinale per sconfiggere il Covid-19 e che si spera possa mettere fine a questo incubo che dura ormai da oltre un anno.

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