Sport

Morata decisivo, la Juventus torna a -7

Periodo buio per la Lazio, arriva infatti la terza sconfitta consecutiva. L’inizio è super e il vantaggio trovato al 12’ con Correa aveva illuso i tifosi, pronti a rivivere un’altra serata da sogno contro la Juve. Il dominio però si è interrotto troppo presto. Non sono bastati i venti minuti iniziali dove gli uomini di Inzaghi hanno costruito e dominato una Juve passiva e con Cristiano Ronaldo seduto in panchina. Il fenomeno portoghese è stato tenuto a riposo in vista della partita di Champions League contro il Porto che si disputerà martedì.
La Juve non c’è, dimostrandosi in confusione totale. Manca a Pirlo un ragionatore lì in mezzo. Ramsey è schiacciato dall’aggressività avversaria, Rabiot si vede poco. Cuadrado sulla destra spinge ma non può ancora essere al top essendo da poco tornato da un infortunio. Soltanto alla mezz’ora arriva il primo squillo bianconero con una conclusione dai 20 metri di Ramsey a lato. Da questo momento sarà solo Juve.


La Lazio non riesce più ad uscire e al 39’ subisce il pari bianconero grazie ad una magia di Rabiot, bravo a trovare l’angolo impossibile con una conclusione da posizione decentrata su assist al bacio di Morata. Si conclude in pareggio la prima metà di gioco. Comincia la seconda frazione di gioco con Federico Chiesa che è super ispirato e semina il panico nella difesa laziale, trovando un attento Pepe Reina. La Lazio però non sta a guardare e prima con Correa e poi con Milinkovic-Savic va ad un passo dal nuovo vantaggio. E’ sfortunato il centrocampista serbo che con un colpo di testa su assist di Luis Alberto colpisce in pieno l’incrocio dei pali. È sempre Chiesa che anticipa Escalante in ripartenza e dà il via ad una veloce azione di contropiede con la difesa laziale mal posizionata: l’esterno innesta Morata che se ne va verso Reina, e non sbaglia sotto porta. La Lazio è in difficoltà e la Juve ne approfitta. Ramsey in area laziale viene atterrato da Milinkovic-Savic. Per l’arbitro non ci sono dubbi: è rigore. Dal dischetto Morata non sbaglia, siglando la doppietta personale. La Juve deve solo gestire e lo fa facendo entrare Arthur, McKennie e Ronaldo. Per Pirlo è una vittoria fondamentale per non perdere terreno dall’Inter capolista.

Potrebbe piacerti...