La domenica che segue il Festival di Sanremo è la domenica più chiacchierata dell’anno. O meglio, possiamo dire che, è l’unica domenica dell’anno che non si parla di rigori, fuorigioco e tutto quello che riguarda il mondo calcio.
Oggi io e la Iannicelli abbiamo avuto l’onore di farci due chiacchiere post Sanremo con una aspirante programmatrice musicale Ilaria Scotto Di Vetta, Ilaria ha lavorato e lavora (salvo Covid) nella web-radio del Suor Orsola Benincasa.
Ila, cosa ne pensi del vincitore anzi i vincitori di questa settantunesima edizione del Festival?
“Beh, la 71esima edizione si è conclusa con un podio tutto d’eccezione con il terzo posto di Ermal Meta, vincitore del premio “Bigazzi” come miglior composizione musicale; secondi Fedez e Francesca Michielin, attesissimi e molto amati dal pubblico e il primo posto, un po’ forse inaspettato, dei Maneskin con la loro “Zitti e buoni”. A questi quattro giovani ragazzi oltre che al talento va sicuramente riconosciuta la loro capacità rivoluzionaria e anticonformista nell’aver portato su un palco come quello di Sanremo uno stile, il rock, che sicuramente non appartiene alle generazioni di oggi; riuscendo però a conquistare il pubblico a casa. A complimentarsi con loro figure di un certo rilievo come il mitico Vasco Rossi, Piero Pelù, Laura Pausini e tante altre figure della musica italiana che hanno visto in questi ragazzi il futuro della nostra musica.”
Sappiamo che il Festival non è solo del vincitore ma di tutti quegli artisti che sanno farsi notare e farsi spazio. Cosa ne pensi?
“Ad essersi fatti notare seppur non vincendo il Festival ci sono stati altri artisti che si sono distinti per la loro personalità unica e leggere. Mi viene da pensare, Colapesce e DiMartino, La Rappresentate di Lista, Willie Peyote. Vi dirò, Fasma è un altro giovane artista dalla personalità e scrittura intensa. Ma lasciatemi dire, la rivoluzione è stata sicuramente Madame, una giovane donna che con la sua “Voce” non ha avuto paura di gridare il suo talento. Fatta di voce forte, non nascondendo la sua identità, la sua storia, il suo modo incondizionato di amare l’amore in ogni sua forma e genere. Riguardo alla categoria giovani, d’accordo con la scelta del vincitore. Gaudiano con Polvere da sparo, ha portato sul palco dell’Ariston un brano d’impatto, commovente che sta a indicare un periodo difficile della vita del 29enne foggiano. Gesto meraviglioso quello della dedica al papà scomparso a cui è dedicato anche il brano.
Se dovessi definire questo Festival, come lo definiresti?
Questo Festival è stato il connubio di generi e generazioni diverse tra loro ma in grado di incollare al televisore grandi e piccini. Il merito di tutto questo va anche ad Amadeus e Fiorello che nonostante il particolare periodo storico in cui viviamo e le critiche subite, si sono impegnati nel regalarci un Festival di Sanremo altrettanto speciale, pieno di ospiti e sketch, cercando di accontentare i giusti di tutti i telespettatori, unendo sport, moda e grandi artisti della musica italiana appartenenti alle vecchie generazioni con artisti amati dai giovani di oggi. Un azzardo, forse, per Amadeus è stato volere come special guest delle cinque serate Achille Lauro, tanto amato quanto criticato.
Ecco. Riguardo a Lauro, anzi come lo chiama la Martino, Achillone cosa mi dici a riguardo?
Achillone è un artista per metà incompreso ma sicuramente rivoluzionario. Nelle cinque serate ha presentato cinque quadri forti e d’impatto; proprio come quello do ieri sera. Lui sul palco, a torso nudo con delle rose sanguinanti che gli trafiggevano il petto, a significare il dolore che le parole possono provocare, le critiche che possono segnare chi le riceve, ma che in realtà siamo tutti uguali, tutti deboli e forti allo stesso tempo. E che dobbiamo imparare a farci scivolare di dosso le critiche e andare avanti per la nostra vita perché a giudicarci è solo Dio.
Ama in conferenza ha detto che ci penserà e poi decideranno nel caso per un eventuale triplete. Facciamo un toto scommesse per questa prossima edizione. Ila e Iannicelli battete un colpo, senza nascondervi. DITE DITE!
“Se la 71esima edizione del Festival di Sanremo è stata tanto chiacchierata e criticata chissà cosa dovremmo aspettarci per la prossima. Sicuramente la Rai è piena di conduttrici piene di talento e con una carriera di tutto rispetto alle spalle in grado di portare avanti la grande macchina che Sanremo.”
Iannicelli? Dica Dica!!
Beh, ragazze è logico e semplice. Andiamo Io e la Martino! E voi cari lettori, che dite?