“Consegnare a Giancarlo 35 anni dopo la sua barbara uccisione il tesserino di giornalista professionista e’ un gesto altamente simbolico, che mi commuove e mi fa pensare”. Cosi’ Paolo Siani, fratello del cronista Giancarlo, ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985. “Mi commuove – spiega – perche’ credo che lui quel tesserino lo desiderasse davvero. Mi fa pensare perche’ l’Ordine dei Giornalisti sceglie da che parte stare. E ha scelto la parte piu’ difficile, quella che non va in tv, che non urla ma che cerca le notizie, anche quelle piu’ scomode. Per questo desidero ringraziare sentitamente il presidente nazionale Carlo Verna e quello regionale Ottavio Lucarelli. Quel tesserino bordeaux lo dedicheremo a tutti quei ragazzi che vogliono fare i giornalisti in territori difficili e a tutti quei giornalisti che, benche’ minacciati dalle mafie, continuano a fare il loro dovere e a informarci per la nostra liberta’. In fondo questo e’ il modo migliore per ricordare il sacrificio di Giancarlo”.