Si terrà a Napoli sabato 15 settembre, alle ore 18, presso la sede dell’associazione ‘Il giardino di Sale e Terra’, in via Ponti Rossi 113 H, l’incontro “Ereditare il futuro, generazioni a confronto”.
Un evento che prevede la presentazione di 2 libri, ‘Vietato scrivere tra le righe’ di Melania Villa e ‘Uomini nella tormenta’ di Vincenzo Capasso, e un buffet di finger food a cura della Chef Martina Esposito.
Ad introdurre la serata sarà la Prof.ssa Eleonora de Conciliis, della rivista Kaiak.
A seguire alcune letture dei romanzi a cura dell’attrice Milena Pugliese, e interventi di Guido D’Agostino, Presidente dell’Istituto Campano della Storia della Resistenza, e dello Psicoanalista Alex Pagliardini, responsabile dell’associazione Jonas Roma.
SCOPO DELL’EVENTO
La serata vuole ripercorrere il filo dell’eredità tra le diverse generazioni e intende aprire una interrogazione sul senso e sul significato dell’ereditare.
I due testi che saranno presentati sono stati scelti proprio perché rappresentano entrambi un inno alla memoria intesa come eredità e i due autori appartengono e raccontano storie di due generazioni diverse.
Melania Villa è una giovane intellettuale che ha tradotto l’esperienza partigiana di un suo antenato in un romanzo, che sta presentando in diverse città italiane, aprendo così uno spazio di confronto e di riflessione in contesti differenti.
Allo stesso modo Luigi Vitiello, meno giovane, raccoglie testimonianze del nonno paterno e scrive le sue memorie con l’intento di mantenere vivo lo spirito e la passione per la libertà e la lotta per un mondo migliore.
Due autori che hanno raccontato in un libro quanto ereditato dalla generazione che li ha preceduti, a sottolineare quanto dice il Prof. Massimo Recalcati, che:
“La psicoanalisi insegna che l’eredità che più conta non è fatta tanto di beni, di geni, di rendite o di patrimoni. Essa concerne le parole, i gesti, gli atti e la memoria di chi ci ha preceduti. Riguarda il modo in cui quello che abbiamo ricevuto viene interiorizzato e trasformato dal soggetto. Nell’ereditare non si tratta dunque di un movimento semplicemente acquisitivo, passivo, come quello di ricevere una donazione. I nostri figli ereditano ciò che hanno respirato nelle loro famiglie e nel mondo e che hanno fatto proprio.
La più autentica eredità consiste di come abbiamo fatto tesoro delle testimonianze che abbiamo potuto riconoscere dai nostri avi. Da questo punto di vista ogni figlio deve accogliere che il suo destino di erede è quello di essere anche orfano”.
I 2 ROMANZI
Il Romanzo ‘Vietato scrivere tra le righe’, storia romanzata del partigiano Angelo Villa (edizioni Poiesis, Alberobello), di Melania Villa, racconta la storia vera di Angelo Villa Fiorita (1913 – 1945), operaio specializzato della Breda di Sesto San Giovanni, cresciuto nel sentimento antifascista della classe operaia dell’epoca.
Attraverso lettere e fotografie, documenti e testimonianze, ricordi e desideri, l’autrice Melania Villa ricostruisce minuziosamente la storia di Angelo Villa, che abbandona la città di Sesto San Giovanni per proseguire la lotta in montagna, in Valsassina, contribuendo alla costituzione della 55ma brigata partigiana dei fratelli Rosselli.
Un romanzo appassionato con la storia della lotta per la libertà di un giovane uomo e della sua città.
Un modo originale con cui l’autrice riversa nelle pagine il suo ricordo e il suo amore per uno zio che non ha mai conosciuto.
‘Uomini nella tormenta’ (edizioni Home Scrivens, Napoli) di Vincenzo Capasso racconta invece la vita di un Ufficiale di Marina, dal ruolo di direttore di macchina della torpediniera T8 alla prigionia in Germania nel campo d’internamento Oflager XB 83, tra dolori morali, sofferenze fisiche e ricatti di ogni specie.
È l’8 settembre del 1943 e Badoglio firma la resa incondizionata dell’Italia. Fu una scelta condivisa da chi combatteva o fu vissuta come l’ennesimo tradimento ai valori di patria, ideali e giustizia?
Il diario di guerra di Vincenzo Capasso, restituito all’attualità dal nipote Luigi Vitiello, è una testimonianza diretta ed originale di quei giorni.
Non un libro, ma un documento vivo, con pagine che sorprendono per la modernità della tematica.
Perché oggi come ieri e come domani esisterà sempre chi pagherà con la tragedia del proprio destino lo scotto della non curanza e dell’indifferenza di un’umanità che davanti al dramma storico non esita a calpestare ogni valore elementare.