Nelle prossime settimane ci saranno impegni sportivi davvero duri. Tra Juventus, Roma e Real Madrid sarà una “battaglia”! Inutile girarci intorno: sarebbe bello vederli vincere anche contro queste squadre e lottare sino alla fine su tutti i fronti possibili.
A volte, però, può bastare anche “soltanto farli sudare”. Metterli in difficoltà. Farli (sportivamente) “penare”. Le grandi “cose” si costruiscono nel tempo, con impegno e dedizione massimi, avendo sempre ben chiaro “il progetto” complessivo. E, “per ora”, il “progetto” cresce ed in modo dirompente…
Mughini recentemente ha detto che Napoli (città), a parte l’identità calcistica, non ne avrebbe poi così tante altre.
Se il riferimento è alla storia, Mughini, ovviamente, sbaglia! Napoli ha una storia grandissima connotata da “enormi” personalità ed a tutti i livelli ed in tutti i contesti (da quello filosofico a quello letterario, da quello teatrale a quello strettamente musicale).
Se il riferimento è all’attualità, invece, il celebre scrittore non ha (poi) tutti questi torti. Alcuni dati restano caratteristici, però. Alcuni dati sono (e restano) fortemente “identitari”.
La spinta alla libertà, per esempio. Il senso della “sana ribellione”. L’orgoglio di un popolo che “potrai anche provare a schernire all’infinito: lui ti verrà sempre incontro, sorridendoti. Ma queste sono soltanto note caratteristiche. Questi sono “soltanto” gli aspetti più profondi dell’anima; quell’anima che potrebbe essere (anche) un grandissimo potenziale, però…
Forse un giorno, dei politici davvero grandi creeranno le condizioni perché “quell’anima” si sviluppi fino in fondo. Forse, un giorno, il suo popolo non vorrà gridare (più) soltanto “GOAL”.
Forse un giorno, “la volontà di potenza” diventerà “volontà d’azione”, “progetto vivo e pulsante”; storia che si fa. “Grandezza” che si compie. Perché se dei “giovanotti favolosi” riescono a competere, “a sudare”, “a lottare”, “a soffrire” ed a “vincere”, e allora tutta Napoli, tutti i Napoletani potranno fare lo stesso. L’importante sarà capire bene “dove”, “quando” e “perché”. E presto. Prestissimo… “Domani”, già sarebbe tardi…