“A scuola di libertà”, l’iniziativa di Ristretti Orizzonti a San Giorgio curata da Gioco di Squadra Onlus
San Giorgio a Cremano ha ospitato l’edizione 2016/17 del concorso indetto a livello nazionale da Ristretti Orizzonti, riservato agli studenti delle scuole medie e superiori denominato “A scuola di libertà”. L’evento si è tenuto la mattina del 15 novembre (in contemporanea alle altre città aderenti) nell’auditorium Giancarlo Siani con il patrocinio del Comune e il saluto del vice sindaco Giovanni Marino. Hanno assistito alle testimonianze proiettate in sala e al dibattito che ne è seguito, 200 ragazzi delle scuole medie e superiori (terze medie e prime superiori accompagnate da docenti e dirigenti scolastici come il preside della scuola Massaia, Vincenzo De Rosa, intervenuto anch’egli) provenienti da tre istituti: Scuola Secondaria di Primo Grado Massaia, Itis Rocco Scotellaro e Liceo Urbani. A organizzare l’evento la Onlus Gioco di Squadra, da due anni attiva sul territorio sangiorgese in diversi ambiti del sociale come tutela dei diritti dei detenuti e delle loro famiglie, dei giovani a rischio e dei malati fisici e psichici.
“A scuola di libertà” ha unito il tema della detenzione e quello dei minori a rischio, essendo l’edizione di quest’anno improntata a dare visibilità alla realtà del carcere minorile. Sono intervenuti l’avvocato Raffaele Minieri, penalista del Foro di Napoli nonché membro della direzione di Radicali Italiani, la psicologa Vania Costa, la presidente di Gioco di Squadra Carmela Esposito e, per Carcere Vi.Vo., i volontari Carmine Uccello e Linda D’Antonio che hanno portato la loro testimonianza fatta di oltre 30 anni di assistenza ai detenuti e alle loro famiglie. Moderatore il giornalista Fabrizio Ferrante.
Dopo un saluto del vicesindaco Marino, i ragazzi hanno assistito ai filmati realizzati da Ristretti Orizzonti in cui giovani detenuti o “ex giovani” con un passato in carcere minorile hanno raccontato la loro esperienza e il loro riscatto, nonostante la triste connotazione spesso attribuita al carcere considerato come università del crimine. L’avvocato Minieri ha dapprima ricordato lo stato difficile nel quale versano i ragazzi dietro le sbarre, la monotonia e la mancanza di stimoli spesso presente negli istituti di pena, minorili e non. Ragazzi lasciati soli o in balia di che ha già un passato criminale. Inoltre, in un momento seguente, Minieri ha interloquito coi ragazzi in merito al tema del cyber bullismo e della inconsapevole pericolosità di molti atti considerati come bravate, capaci invece di rovinare la vita di chi le subisce ma anche di chi le commette con gravi conseguenze sul piano penale.
La dottoressa Vania Costa si è soffermata sull’importanza del gioco per i ragazzi, della pena come rieducazione e su quanto ogni giovane che finisce in carcere rappresenti una sconfitta per la società. Collegandosi a uno dei video proposti da Ristretti Orizzonti, la dottoressa Costa ha parlato dello sport come veicolo di valori importanti quali lealtà, rispetto per le regole, per se stessi e per gli altri. Carmela Esposito, presidente di Gioco di Squadra Onlus, ha ricordato l’urgenza di rendere consapevoli le nuove generazioni su tematiche spesso considerate lontane o dimenticate, rivendicando l’adesione all’iniziativa di Ristretti Orizzonti ma anche come “A scuola di libertà” sia un concorso che dovrà vedere protagonisti i giovani sangiorgesi coi loro elaborati sui temi del confronto. Carmela Esposito ha inoltre introdotto i prossimi progetti di film teraphy nelle scuole e un percorso di educazione alla legalità, sempre rivolto alle nuove generazioni.