A Viale Mazzini, alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato Campo Dall’Orto,
arriva Carlo Verdelli, con il ruolo – cucito apposta per lui – di Direttore Editoriale per l’Offerta Informativa. Lo ha proposto il dg, ed ha avuto il via libera del Cda – presieduto da
Monica Maggioni – con il solo voto contrario di Arturo Diaconale.
Un voto contrario che, a quanto si apprende, non sarebbe per il profilo ma “di principio”, nei confronti di una
nomina rivelata oggi in anticipo da un ampio e documentato articolo
de La Repubblica.
Verdelli, spiega una nota Rai, “entrerà in Rai per assicurare un maggiore e più efficace coordinamento funzionale
dell’area informativa dell’azienda, con l’obiettivo di rendere sinergico e funzionale l’utilizzo delle risorse tecnologiche e professionali garantendo nel contempo il livello qualitativo e di diversificazione dei contenuti informativi”.
Al nuovo super direttore, che riporterà gerarchicamente al dg (ha un
contratto di 3 anni), risponderanno funzionalmente i Direttori delle Testate giornalistiche. Insomma all’ex direttore di Sette e di Vanity Fair, della Gazzetta dello sport, già vicedirettore
del Corriere della sera e firma del quotidiano di Largo Fochetti, nato a Milano 58 anni fa, il compito di tirare le fila dell’offerta informativa Rai. Verdelli avrà infatti il
compito di fare da raccordo con le “Direzioni competenti per gli aspetti produttivi e realizzativi dell’offerta informativa
(in particolare Produzione TV, Radio, New Media Platforms) e la gestione delle priorità editoriali, anche di tipo straordinario, dell’offerta informativa Rai nel suo complesso”. E non è difficile leggere tra le righe le difficoltà di coordinamento tra reti e testate a cui dovrebbe porre rimedio, in tempi di minaccia terroristica e di prevalenza dell’informazione nei palinsesti, spesso stravolti all’ultimo minuto dalla voglia
di testate e spazi di approfondimento come in questi giorni, per affrontare al meglio l’attualità.
Di questo si sarebbe discusso nel lungo consiglio di amministrazione – una riunione dalle 10 del mattino a
pomeriggio inoltrato – nel quale sarebbe anche iniziata l’analisi della previsione di bilancio ma in cui si sarebbe di fatto messo da parte definitivamente il progetto della newsroom avanzatodall’ex dg Luigi Gubitosi. Quel progetto avrebbe incassato un quasi unanime ripensamento, sia per i tempi di realizzazione – circa 28 mesi – sia per i costi elevati dal punto di vista economico, che la Rai non potrebbe in questo momento affrontare, che per le conseguenze dal punto di vista degli inevitabili esuberi come diretta conseguenza dell’accorpamento delle
varie testate nelle due newsroom del progetto. Si sarebbe data in questo modo anche una risposta ai dubbi sul progetto espressi dalla Commissione di Vigilanza.
Non resta però indietro il progetto di sviluppo digitale dell’azienda, si evitano i tagli lineari, si punta all’integrazione con il web.
Il consiglio ha inoltre indicato il consigliere Franco Siddi come rappresentante della Rai nel Consiglio Direttivo di Confindustria Radio e Televisione. Il Cda ha inoltre
approvato l’avvio dei lavori di adeguamento degli Studi Dear, e
sarebbe stato anche nominato il nuovo capo ufficio stampa, Luigi Coldagelli.
Il cda dovrebbe tornare a riunirsi mercoledì 16 dicembre!