Cinquemila in corteo a Caserta per dire basta alla desertificazione industriale ed occupazionale che la provincia di Terra di Lavoro sta subendo ormai da tempo. Interi settori produttivi, dall’elettronica agli elettrodomestici, dalle telecomunicazioni al materiale ferroviario, rischiano di essere definitivamente spazzati via. In corteo a Caserta al fianco dei lavoratori incontriamo anche Dario Abbate candidato nelle liste del Partito Democratico per le elezioni regionali del 31 maggio prossimo a sostegno del candidato presidente Enzo De Luca.
Avvocato lei è da sempre attento alle tematiche del lavoro e dello sviluppo anche per motivi professionali, conosce bene il dramma di questa gente i problemi di questo territorio.
«Si è vero. Non possiamo in alcun modo tollerare un altro sfregio a questa terra e alla sua gente. Ho partecipato con entusiasmo e con convinzione alla imponente manifestazione di Cgil-Cisl e Uil conclusa con un comizio a piazza Vanvitelli. Migliaia di lavoratori e disoccupati, un vero fiume in piena, hanno sfilato per le strade di Caserta per chiedere investimenti e lavoro. C’erano i lavoratori della Whirpool, minacciati dal baratro della chiusura dello stabilimento, c’erano tanti operai ed impiegati che non vedono un futuro per sé stessi e per i loro figli. Questa è una ulteriore dimostrazione della politica di malgoverno attuata in questi anni dal governo regionale di Caldoro che non solo è rimasto sordo di fronte all’emergenza occupazionale di questi ultimi anni ma che in molti casi si è sottratto al confronto. La vicenda dell’Electrolux e dell’azione forte del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiano, che si barricò all’interno dello stabilimento con i lavoratori, è l’esempio concreto di come le istituzioni dovrebbero porsi nei confronti di queste emergenze. Non mi risulta che Caldoro abbia mai intrapreso azioni eclatanti a sostegno delle maestranze».
Nelle sue parole si legge una ulteriore e profonda amarezza? Perché?
«Spiace, purtroppo, rilevare l’assenza di altri dirigenti del Partito Democratico e dei rappresentanti istituzionali che, solo fino a qualche anno fa, arricchivano queste iniziative delle organizzazioni sindacali. Credo che disertare lo sciopero sia stato un grave errore: il PD non può dimenticare le proprie radici, il PD non può tradire i valori della solidarietà e della eguaglianza che abbiamo difeso per anni contro le politiche liberiste della destra italiana. Il PD non può dimenticare che è il principale partito della sinistra italiana e deve continuare a difendere i valori che ne costituiscono l’essenza!».
Qualche giorno fa l’approvazione della legge sugli ecoreati. A proposito lei ha sottolineato “Per la provincia di Caserta è una giornata di festa”.
«Lo ribadisco con fermezza. Il Ddl punta a rafforzare il contrasto ai delitti contro l’ambiente attraverso l’introduzione nel codice penale di quattro nuovi reati: il delitto di inquinamento ambientale; il delitto di disastro ambientale; il delitto di traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività e il delitto di impedimento del controllo. Tra le altre novità i termini di prescrizione per i reati ambientali sono raddoppiati mentre è prevista una diminuzione dei due terzi delle pene in caso di ravvedimento operoso perché rappresenta sicuramente una tappa importante nella lunga battaglia per la tutela del territorio. Finalmente, grazie a questa legge potremo impedire disastri e difendere la nostra Terra di Lavoro ».
Ad inizio settimana a sostenere la candidatura di Dario Abbate è arrivato l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema che nei suoi interventi, sia a Maddaloni che a Capodrise ha sottolineato: «Io ritengo che la vera battaglia per il futuro della sinistra italiana si conduce nel Partito Democratico. Standoci e avendo un peso. Standoci con coerenza e con l’orgoglio della propria storia e non con il trasformismo di chi si
aggiunge. Questa è una delle ragioni per cui sono qui. Perché mi sento di sostenere non soltanto un candidato del Partito Democratico, ma un compagno che sono certo che porterà nella vita amministrativa di questa Regione non soltanto le ragioni di Terra di Lavoro come è giusto, ma anche le ragioni di chi oltre alla Terra di Lavoro è legato al lavoro nel vero senso della parola».
A chiusura della nostra intervista strappiamo ad Abbate un’ultima battuta. Perché la decisione di candidarsi?
«Credo che la provincia di Caserta ha tutte quelle potenzialità che grazie al sostegno di De Luca possono emergere. Da qui il motivo della mia candidatura ovvero la necessità di rappresentare un territorio che per anni è stato mortificato e penalizzato e che ora richiede interventi importanti e fondamentali».