“Accogliere per liberare” è il titolo e il tema principale del convegno promosso e organizzato per questa mattina a partire dalle ore 10.00, dall’Associazione Liberi di Volare presso la Sala del Centro Diocesano di Pastorale Carceraria, in collaborazione con la Regione Campania e la Fondazione con il Sud.
La giornata si aprirà con la presentazione del progetto Liberare la speranza, rivolto alla garanzia e alla promozione dei diritti dei detenuti in osservazione della vigente legge penitenziaria. L’Associazione Liberi di Volare, diretta dal cappellano del Carcere di Poggioreale don Franco Esposito, si batte infatti per un maggiore potenziamento delle misure alternative alla detenzione, auspicando e promuovendo ogni forma di politica sociale, a favore del pieno reinserimento del detenuto nella società. L’Articolo 27 della Costituzione italiana infatti ricorda che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
“In carcere si entra dopo che si è commesso un reato, dal carcere si esce dopo che si è subìto un reato”, sintetizza don Franco Esposito. Ad aggravare la situazione di Poggioreale c’è poi il taglio ai fondi per la manutenzione. In questo contesto le attività di lavoro, di svago e per il reinserimento sociale dei detenuti sono ormai ridotte ai minimi termini. “Su 2.800 reclusi a Poggioreale – ricorda il cappellano – almeno duemila sono poveri disgraziati che potrebbero dare un contributo positivo per la società, se solo trovassero un compagno capace di indirizzarli lungo la loro strada”.
Don Franco, attraverso gli scritti raccolti in “Liberi di pregare” ha dimostrato come e quanto si possano amare le persone detenute. Una scelta d’amore che va oltre il conforto spirituale, traducendosi in azioni concrete. Il cappellano del carcere di Poggioreale, infatti, sostiene il progetto di una casa di accoglienza per detenuti in permesso o ai domiciliari e che non hanno una famiglia e una dimora. La struttura dovrebbe sorgere in Piazza del Carmine, ristrutturando alcuni locali messi a disposizione della Diocesi. Ma c’è anche la necessità di sostenere le famiglie dei carcerati, che spesso si trovano in gravi condizioni di concreto disagio: su questo versante l’associazione “Liberi di Volare” cura la distribuzione di viveri per circa trecento famiglie. Forse è una goccia nel mare, ma tuttavia è il segno di una testimonianza, di un esempio che potrebbe per le altre strutture che operano nel sociale.
Tanti altri i contenuti e gli interventi di questa mattinata rivolta al delicato tema della situazione nelle carceri e al volontariato, moderata da Samuele Ciambriello: i saluti del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, la proiezione del video “Una giornata in casa di accoglienza”, gli interventi di don Virgilio Balducchi, ispettore generale dei cappellani delle carceri, e di Francesco Caia, presidente dell’Ordine degli Avvocati, la presentazione del libro “Il Vangelo dietro le sbarre”, con la partecipazione del direttore dell’ Ufficio diocesano per la formazione socio-politica Mario di Costanzo, responsabile regionale dell’Azione Cattolica Titti Amore, e dell’autore Antonio Spagnoli.