L’alto artigianato italiano, da tempo in declino soprattutto per carenza di giovani apprendisti, potrebbe trovare una rinascita grazie a un progetto della Commissione Europea presentato nei giorni scorsi dalla presidente Ursula von der Leyen nel discorso sullo Stato dell’Unione 2020. Il suo nome? Nuovo Bauhaus Europeo.
Tra il 1919 e il 1933, Bauhaus – una scuola fondata a Weimar da Walter Gropius, suo primo direttore – ha avuto come obbiettivo la conciliazione tra arti ed artigianato, abolendo “le distinzioni di classe che provocano un’arrogante barriera tra artigiano e artista”, in un nuovo linguaggio legato alla produzione industriale, e impostando nuovi canoni estetici per l’architettura e il design moderni.
Si tratta di un progetto europeo ambientale, economico e culturale che mira a combinare design, sostenibilità, accessibilità, anche sotto il profilo economico, e investimenti per contribuire alla realizzazione del Green Deal. I valori fondamentali sono quindi sostenibilità, estetica e inclusività. La fase di progettazione intende sfruttare un processo di cocreazione per plasmare il concetto esaminando le idee, individuando le esigenze e le sfide più urgenti, e collegare tra loro i portatori d’interessi.
Nella prossima primavera la fase di progettazione sfocerà nell’apertura di inviti a presentare proposte per dare vita alle idee del Nuovo Bauhaus Europeo in almeno cinque sedi negli Stati membri dell’UE, grazie all’impiego di fondi europei a livello nazionale e regionale.
Sul sito web dedicato artisti, designer, ingegneri, scienziati, imprenditori, architetti, studenti e chiunque sia interessato possono mettere in comune esempi di iniziative stimolanti per il Nuovo Bauhaus Europeo, idee su come configurarlo e sui futuri sviluppi, e anche le difficoltà, i dubbi, le sfide.
Comincia qui un processo innovativo di coprogettazione. Le organizzazioni che desiderano rafforzare il proprio impegno in questo processo possono diventare “partner del Nuovo Bauhaus europeo” rispondendo all’invito sul sito web.
Nei prossimi mesi la Commissione assegnerà premi agli esempi proposti che rappresentano l’integrazione dei valori fondamentali dell’iniziativa e che possono animare il dibattito sui luoghi in cui viviamo e la loro trasformazione.