In tutte le avventure che la vita ci offre, dobbiamo sempre reagire con forza e pure con un bel sorriso, perchè solo in questo modo si può provare a sconfiggere il male. Loredana Simioli lo sapeva bene. Ha affrontato la malattia con il massimo sorriso e serenità, come solo una napoletana verace sa fare. Purtroppo, però, non è servito molto. Loredana non ce l’ha fatta a vincere contro il brutto male. Napoli è in lutto per la scomparsa prematura, l‘attrice che è morta all’età di 45 anni dopo aver lottato per anni contro il cancro. Nel 2012 aveva partecipato al film di Matteo Garrone “Reality“, ma era famosa soprattutto per i suoi spettacoli teatrali, tra cui il best seller: “Benvenuti in casa Esposito“, commedia di Pino Imperatore. ”
Non sono mancati i saluti e ricordi dei tanti amici. “Se ne va un’amica e una grande artista che con dignità e determinazione ha lottato fino all’ultimo giorno contro il cancro. Il suo modo di affrontare la malattia ha rappresentato un grande esempio. Di lei ci resteranno le sue interpretazioni che l’hanno affermata tra le migliori attrici napoletane degli ultimi anni“, così le ha dato l’addio il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.
A salutarla anche l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele: “Ci restano la stima e il ricordo di un volto familiare e di una carica umana contagiosa che testimoniava la sua profonda spiritualità”.
La carriera di Loredana Simioli era iniziata a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila in Telegaribaldi, al fianco di suo fratello Gianni. Come attrice ha recitato in Reality (2012) di Matteo Garrone, premiato al Festival di Cannes, oltre che in Gorbaciof (2010), L’amore buio (2009), Si accettano miracoli (2014), Perez (2014), Troppo napoletano (2016) e Nato a Casal di Principe (2017).
Il debutto artistico nel 1994 in teatro con “Il processo di Kafka”. Nel 2012 ha ricevuto il premio come Miglior Attrice Drammatica al Festival di Castellammare. Nei mesi scorsi aveva presentato il videoclip “Io non ho vergogna”, raccontando la sua personale esperienza di lotta contro il male che la affliggeva. I funerali in forma laica nella la sala Gemito, della Galleria Principe di Napoli, di fronte al Museo Archeologico Nazionale, dove sarà allestita la camera ardente