Kabul, giungono ancora notizie che conducono a pensare ad un film o peggio ad un racconto con la trama drammatica, presso la capitale afghana, si è arrivati a sostituire al posto del latte, un antistaminico con effetto sedativo: è il drammatico stratagemma messo in atto dalle madri, in Afghanistan, per far sì che i loro figli non avvertano i morsi della fame e riescano a dormire. Nel Paese, infatti, dopo il ritorno dei talebani al potere nell’agosto del 2021, le condizioni umanitarie sono divenute disastrose ed oggi i tagli degli aiuti internazionali per mancanza di fondi, la povertà, la carestia stanno riducendo la popolazione sempre più in ginocchio. L’emittente BBC, ha raccolto alcune testimonianze di donne e madri disperate per la difficile sopravvivenza dei loro figli, una di loro, ha raccontato con amarezza di aver potuto comprare il latte per la sua bambina di 15 mesi di vita solo ad ottobre. Poi, ha dovuto ripiegare sul thé che, tuttavia, non ha alcun valore nutrizionale. Secondo i dati dell’Unicef, oggi in Afghanistan oltre 3 milioni di bambini sono malnutriti e più di un quarto di essi soffre di malnutrizione acuta. La situazione non è migliore per la popolazione adulta: per milioni di persone, l’unica fonte di sostentamento sono il pane secco e l’acqua, mentre l’inverno in Afghanistan è rigido con temperature che spesso scendono sotto lo zero, da considerare che molte famiglie vivono in campi di sfollati sotto tenda, tutto questo rischia di rendere tali condizioni ancora più tragiche e drammatiche per la sopravvivenza. Gli aiuti umanitari che spesso sono la fonte primaria per interi villaggi, sono gestiti ormai dai talebani, che ovviamente fanno ciò che vogliono, avocando ogni diritto di gestione, ancora una volta a pagare le conseguenze è il popolo afghano, stremato da decenni di guerre e gestioni scellerate di gruppi criminali.
A cura di: Raffaele FATTOPACE