Un libro che parla del rapporto straordinario tra la città di Napoli e i suoi colori: quelli azzurri, di una squadra di calcio per cui l’amore è smisurato. Il volume «Un giorno all’improvviso» di Rosario Bianco e Danilo Iervolino, con foto di Sergio Siano (Rogiosi editore, pagg. 160, euro 10), è stato presentato ieri al Gran Caffè Gambrinus, ospiti del proprietario Antonio Sergio, davanti a un grande quadro di Maradona dell’artista Giuseppe Esposito Sirio. Sono intervenuti insieme con gli autori alcuni tra i tifosi azzurri vip che hanno raccontato la loro passione tra le pagine dell’opera: Francesco Fimmanò, Enrico Caria, Samuele Ciambriello, Bruno D’Urso, Gigio Rosa, Angelo Pisani, Nicola Russo e Antonello Perillo. Un instant book non solo sulla meravigliosa stagione calcistica che sta disputando la squadra di Sarri, ma un momento di riflessione sulla figura del tifoso e della sua passione.«L’amore che i tifosi del Napoli hanno per la loro città – ha raccontato l’editore Rosario Bianco – va di pari passo con quello che i cittadini nutrono per la città, in un momento di rilancio a tutti i livelli».
Danilo Iervolino, presidente dell’Università telematica Pegaso, ha spiegato: «Il Napoli è una fede trasversale e invasiva, come in nessun’altra città italiana. É la storia, è il riscatto cittadino». Poi una chiosa sulla stagione in corso: «Sarri porterà questa squadra a vincere lo scudetto, i sei punti possono essere recuperati. Boccio invece la campagna acquisti della società, ma spero che riuscirà a tenersi stretto Higuain». «Il Napoli è una malattia – ha raccontato il caporedattore centrale della testata giornalistica campana della Rai Antonello Perillo – sono orgoglioso di mio figlio che ha imparato a tifare Napoli nonostante i suoi compagni di scuola caldeggiassero per altre squadre. Ma il Napoli era la squadra della sua città e gli feci capire che andava amata al di là dei risultati». «I tifosi sono l’elemento migliore del Napoli», ha detto l’avvocato Angelo Pisani, legale di Diego Armando Maradona, mentre Francesco Fimmanó, che fece parte della curatela fallimentare nel 2004, ha aggiunto: «Il Napoli é un’emozione paragonabile a quella di un figlio: lo si perdona sempre. Nella squadra vediamo grande speranza in un momento sociologicamente decadente. Higuain? De Laurentiis lo venderà di sicuro, per cui arriverà Ibrahimovic, l’uomo che vince i campionati».
Ironico e pungente come sempre, invece, Samuele Ciambriello. “Ho fatto una diffida formale alle Nazioni Unite, che hanno dimenticato di annoverare Napoli tra le città che hanno la bomba H. Noi qui a Napoli, ne abbiamo due: Hamsik ed Higuain”.
*fonte Il Mattino