“IL REFERENDUM SULLE RIFORME COSTITUZIONALI” è il tema di un confronto pubblico che si è svolto ieri presso l’aula magna dell’università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Un importante dibattito in attesa del referendum costituzionale previsto per il prossimo 4 dicembre. All’incontro hanno preso parte il Preside della facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola Prof. Aldo SANDULLI il quale ha moderato il dibattito e due universitari di diverso orientamento: Francesco Bilancia, docente ordinario di Diritto costituzionale presso l’università Gabriele D’Annunzio Chieti-Pescara e Edoardo Tommaso Frosini, docente ordinario di diritto pubblico comparato presso il Suor Orsola. I saluti del rettore Lucio D’Alessandro hanno aperto le danze del confronto politico il quale ha espresso fermamente:” è una giornata espressamente voluta dagli studenti di Giurisprudenza, per approfondire un tema così significativo nella nostra vita sociale e civile perché riguarda la nostra costituzione, il nostro pane quotidiano dove si deciderà il futuro del paese”. “ Si discute sugli aspetti tecnici e giuridici del referendum lasciando da parte tutte le altre questioni” con queste parole il Prof. SANDULLI introduce i tre temi che hanno incantato e interessato per circa due ore studenti e non mettendo in evidenza i due articoli della nostra costituzione oggetto di campagna PRE referendaria di questi ultimi mesi: il 55 ed il 70: il bicameralismo paritario, il mandato ridotto dei senatori a vita e la legge elettorale in rapporto con la riforma costituzionale. Per Edoardo Frosini espressamente schierato con il Sì riguardo il primo tema dice: “ Il referendum del 4 dicembre tenderà ad amalgamare alcune norme obsolete tra cui il bicameralismo paritario che è un’anomalia soltanto Italiana che fa sì che una legge per essere approvata deve passare sotto il varco di entrambe le camere( senato e deputati), negli altri stati europei tra cui la Germania il sistema politico è diverso”, Tommaso Bilancia al contrario schierato per il No replica:” Non è particolarmente utile difendere il bicameralismo parlamentare in sé, perché non è affatto un elemento indefettibile dei sistemi costituzionali democratici o delle democrazie costituzionali, è vero che la riforma non tocca la prima parte della costituzione ma sottrarre il parlamento al senato metterebbe in discussione 139 articoli”. Da notare che qualora il referendum avesse esito positivo si assisterebbe ad una abolizione dei senatori che sarebbero,invece,solo sindaci e consiglieri regionali in carica,ma gratuitamente,all’interno del Senato delle regioni. ”
Non di solo senato vive la riforma costituzionale” afferma Frosini introducendo il terzo ed ultimo punto della discussione il quale continua:” è vero che la riforma costituzionale ha portato ad innovazioni per niente sottovalutate ma valorizzate, la riforma oltre al dibattuto e discusso nuovo ruolo che avrà al senato prevede nel contempo altre innovazioni costituzionali che mireranno al miglioramento della revisione costituzionale”. Ricordando anche l’ultimo referendum costituzionale datato 25 giugno 2006 a dieci anni di distanza afferma SANDULLI:” a differenza dei dibattiti politici televisivi di questi ultimi tempi, oggi abbiamo discusso di temi che ormai sono all’ordine del giorno in maniera pacata ed amichevole sperando che domenica 4 dicembre vinca il giusto, quello che gli italiani riterranno qualificabile” con queste parole accompagnato da un lungo e caloroso applauso di moltissimi studenti universitari presenti occupando tutti i posti disponibili nell’aula più ampia dell’ateneo si conclude il convegno.