La Campania ha ufficialmente il suo Registro Tumori, presentato ieri in occasione del Convegno Nazionale “Il registro tumori della Campania, tra numeri e strategie di intervento”, promosso dalla V Commissione Sanità e Sicurezza Sociale della Regione e reso possibile da un educational grant di Roche. Presenti oltre al presidente della commissione, Ettore Cinque, sub-commissario alla Sanità della Regione, Francesco Cognetti, Presidente della Fondazione “Insieme contro il cancro”, e i direttori generali delle Asl regionali. Quello campano va ad aggiungersi agli altri 39 registri tumori generali e 5 specializzati (per neoplasia o fascia d’età) presenti in Italia seppur con grosse differenze tra Nord, dove il 68% della popolazione è coperto da un sistema di registrazione, Centro (27%) e Sud (45%).
Il registro è stato istituito lo scorso febbraio. Le informazioni raccolte comprendono dati anagrafici e sanitari essenziali per lo studio dei percorsi diagnostico-terapeutici la ricerca sulle cause del cancro, la valutazione dei trattamenti più efficaci, la progettazione di interventi di prevenzione e la programmazione delle spese sanitarie. Fondamentale sarà la collaborazione con tutti gli operatori (medici di medicina generale, ASL, Aziende Ospedaliere, enti territoriali, istituzioni) della Sanità regionale.
«È il raggiungimento di un risultato storico – ha dichiarato Michele Schiano di Visconti – Il registro tumori consente di ottimizzare il coordinamento di tutte le attività messe in campo per attuare la prevenzione oncologica, soprattutto sul fronte che riguarda l’incidenza dei fattori ambientali sullo sviluppo delle differenti tipologie di tumori. Fino ad oggi la mancanza di un Registro regionale ha sicuramente impedito una programmazione unitaria degli interventi di contrasto da parte del nostro sistema sanitario, ma siamo certi che le eccellenze sanitarie campane apprezzeranno l’istituzione di una struttura volta a razionalizzare il più possibile il loro lavoro di ricerca, monitoraggio e prevenzione».
La presentazione del registro è caduta negli stessi giorni della nuova polemica tra lo scrittore Roberto Saviano e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, tornata a commentare l’incidenza di tumori in Campania: «Troppo fumo, alcool e cibo grasso» sarebbero per il ministro quelle cattive abitudini o stili di vita che nella nostra regione rappresentano «la prima causa di cancro» e che impongo un’importante campagna di informazione e prevenzione.
«Il ministro Lorenzin ribadisce che il cancro in Campania è conseguenza di abitudini sbagliate – ha scritto Saviano su Facebook – Spero abbia condotto indagini approfondite prima di ribadire una tale bestialità. Allora sarà così gentile da pubblicarle sul sito del ministero, in modo da smentire una volta per tutte chi ritiene che la maggiore incidenza di tumori in Campania sia dovuta all’inquinamento».