Cultura

ALLA SCOPERTA DELLA LINGUA ITALIANA DEI SEGNI. ALL’UNIVERSITA’ SUOR ORSOLA BENINCASA DI NAPOLI, UN CICLO DI INCONTRI APERTO A TUTTI CON STUDI E RICERCHE SULLA CULTURA SORDA

Cinque incontri alla scoperta delle caratteristiche semiotiche, delle implicazioni psicologiche e dei problemi normativi legati alla Lingua italiana dei segni. Parte giovedì 28 aprile nell’aula Leopardi dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, la quarta edizione del “Laboratorio di introduzione alla Lis  e alle culture sorde”, un’iniziativa didattica e culturale della Facoltà di Lettere dell’Ateneo napoletano rivolta non solo agli studenti dei corsi di laurea universitari (da lingue a scienze dell’educazione, da psicologia a scienze della formazione) ma anche liberamente aperta a tutti coloro che nutrono interesse nei confronti delle tematiche connesse alle lingue dei segni, e in particolare alla LIS, la Lingua dei segni italiana.

 

L’obiettivo della nostra iniziativa – spiega Antonio Perri, docente di Linguistica generale all’Università Suor Orsola Benincasa e coordinatore scientifico del progetto LIS – è quello di far scoprire a tutti i peculiari sistemi di comunicazione della LIS ma anche di aprire una riflessione più profonda sui diversi aspetti e problemi relativi alla cultura sorda e alla comunità dei Sordi italiani, nonché alle opportunità professionali, formative e di ricerca che questo campo di studi ha già mostrato di poter offrire soprattutto in ambito internazionale”.

 

Anche perché, come evidenzia Perri, “l’Italia sconta un grave ritardo culturale perché non ha ancora garantito un riconoscimento giuridico ufficiale alla Lis, non ha, cioè,  avviato a livello istituzionale quel processo di normazione e costituzione di uno standard nazionale che dovrebbe rappresentare il logico esito di qualunque politica volta alla salvaguardia e alla tutela di una minoranza linguistica, quale è indubbiamente la comunità sorda italiana sul territorio nazionale”.

 

E allora l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in collaborazione con la Scuola CounseLis di Napoli diretta da Valeria Buonomo, che garantirà il servizio di interpretariato in Lis e italiano vocale in occasione di ciascuno dei cinque incontri previsti (ogni giovedì alle 14.30 fino al 26 maggio), ha scelto di radunare a Napoli esperti di vari ambiti (dalla comunicazione alla psicologia), udenti e sordi, per creare un confronto che possa gettare le basi anche per nuove proposte e nuovi progetti. La lezione di apertura, affidata proprio ad Antonio Perri, sarà una riflessione introduttiva sulla storia e le caratteristiche semiotiche delle lingue segnate, con l’obiettivo di mettere in luce come il loro studio possa davvero rappresentare un salutare “cambio di paradigma” nella ricerca linguistica da troppo tempo fossilizzatasi su modelli interpretativi troppo condizionati dalla modalità fonico-acustica delle lingue storico-naturali. Poi lo studio della LIS verrà affrontato da diverse angolazioni: dalla metodologia di insegnamento della LIS con Valeria Buonomo al problema del riconoscimento normativo con l’intervento di Tiziana Gulli, attivista del movimento LISSubito!

 

Il ciclo di incontri alla scoperta della LIS ospiterà anche la presentazione di alcune importanti ricerche. Il 5 maggio quella sul “Benessere psicologico delle persone sorde” realizzata dalle psicologhe Victoria Caricato, Valentina Colozza e Marta Ramosino della Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, che raccoglie una batteria di test psicodiagnostici in Lingua dei Segni italiana, che affronta la condizione di sordità con un approccio che prende le distanze dalla medicalizzazione che tende a considerarla una disabilità da curare. Una ricerca che è uno dei primi esperimenti in Italia che, oltre a indagare varie dimensioni psichiche e sociali che caratterizzano il vissuto delle persone sorde (come l’amicizia, il benessere, la qualità di vita, la solitudine e le varie intersezioni con l’orientamento sessuale) propone anche diversi test “carta e matita” di uso comune tradotti e interpretati in Lis.

 

Il 26 maggio il ciclo di incontri si chiuderà con l’intervento di due ricercatori sordi dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, Alessio Di Renzo e Susanna Ricci Bitti, che affronteranno due fra gli orientamenti di ricerca più stimolanti e promettenti nello studio delle lingue segnate. Alessio Di Renzo proporrà una documentata rassegna sulla ricerca di categorie descrittive pertinenti che possano costituire un valido modello di analisi linguistica del segnato, nonché la base di partenza dalla quale elaborare e promuovere un sistema di trascrizione ad hoc come il Sign Writing, che contribuirebbe a rafforzare lo status della Lis. Susanna Ricci Bitti svilupperà, invece, una riflessione critica sulla storia dei sordi, che diviene oggetto di un’accurata ricostruzione volta a recuperare, a partire da documenti prodotti dalla cultura udente egemonica, tracce del vissuto e della reale condizione esistenziale di questa comunità troppo a lungo negata e marginalizzata.

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