Cosa bisogna fare, dunque, per limitare i rischio? “I controlli ci sono, ma occorre verificare la reale identità dei migranti. Sarebbe molto più prudente fare una politica di controllo sulle nostre coste per individuare con certezza ogni singolo soggetto che arriva nel Paese”. Rispetto a prima, bisogna fare sui controlli un “lavoro di fino” che, prima di permettere l’ingresso, consenta di “valutare le intenzioni precise di chi si ha di fronte”. Come? “Ci sono tecniche che permettono di capire se la persona sta dicendo la verità sulla propria provenienza. Sono strumenti che dovrebbero aiutare a identificare in modo puntuale questi soggetti e a prevenire la possibile presenza di persone dalle intenzioni ostili sul nostro territorio”.
ALLARME DEL COPASIR: RISCHIO JIHADISTI SUI BARCONI
Ora è possibile: sui barconi carichi di migranti in partenza dalle coste libiche e diretti verso l’Italia potrebbero trovarsi “miliziani dell’Isis“. Parola di Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ed esponente della Lega Nord. Ma, spiega, “non bisogna però creare inutili allarmismi: è un’ipotesi su cui si ragiona in via preventiva“. Quello che serve invece, secondo Stucchi, è fare sui controlli un “lavoro di fino” che consenta di “valutare le intenzioni precise di chi si ha di fronte”.
“Dopo la liberazione di Sirte – argomenta Stucchi – si valuta l’ipotesi che Daesh invii terroristi sui barconi diretti verso le coste italiane”. Anche se “più che di veri e propri terroristi si potrebbe trattare di miliziani, lupi solitari”. Cosa intende Stucchi per “miliziani”? Persone che “non hanno più nulla da perdere, nel senso che devono decidere se fuggire e salvare la propria testa o fuggire e compiere un ultimo gesto drammatico legato alla fuga. Il miliziano – precisa – è uno che usa la cintura esplosiva punto e basta. Compie un gesto eclatante, si trasforma in lupo solitario e abbiamo visto che anche i lupi solitari compiono gesti che possono avere conseguenze drammatiche”.
Al di là delle approssimative distinzioni terminologiche, Stucchi precisa: “Sono suggerimenti che si fanno guardando l’abbandono precipitoso di Sirte. Non ci sono dati che la confermano, sono ipotesi a cui si ragiona in via preventiva”. Mentre prima dunque era “altamente improbabile” che ci fosse un investimento di Daesh su soggetti preparati che per inviarli in Europa con i barconi “oggi la probabilità potrebbe incrementare un po’“.