La provincia di Avellino avrà la sua stazione a Grottaminarda, in Valle Ufita, lungo la linea ferroviaria ad alta capacità Napoli-Bari. La commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati ha approvato la modifica dell’art. 1 comma 2 del decreto Sblocca Italia che assegnava al commissario straordinario per l’opera, Michele Mario Elia, ad di Ferrovie, pieni poteri di variazione dei progetti già approvati mettendo a rischio la realizzazione della stazione irpina. L’emendamento, con primo firmatario il capogruppo PD Enrico Borghi e sostenuto tra gli altri da tutti i parlamentari irpini (Luigi Famiglietti, Valentina Paris, Angelo Antonio D’Agostino, Giancarlo Giordano, Giuseppe De Mita) ad eccezione del cinquestelle Carlo Sibilia, prevede l’inserimento della sottolineatura “salvaguardando la previsione progettuale della stazione al servizio del territorio lungo la suddetta tratta Apice – Orsara”.
«Il gruppo del Partito Democratico in commissione Ambiente e il Governo, per il tramite del sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro, hanno mantenuto l’impegno, sostenendo l’emendamento concordato con i colleghi parlamentari irpini» – spiega il deputato democratico Luigi Famiglietti.
Onorevole, nonostante in queste settimane si sia gridato allo scippo, anche ignorando le rassicurazioni del sottosegretario Del Basso De Caro, a questo punto si può dire che è fatta?
«Ci sarà ancora da lavorare di concerto con Trenitalia, i Comuni e le parti sociali irpine per seguire i prossimi passi relativi all’approvazione dello Sblocca Italia e arrivare alla cantierizzazione di questa opera di assoluto valore strategico per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’Italia. Ma sì, abbiamo preteso in maniera esplicita la presenza nel testo della stazione Hirpinia mettendo a tacere ogni preoccupazione e dubbio».
Questa dell’Alta Capacità è un’altra buona notizia per l’Irpinia che va ad aggiungersi a quelle relative alla vertenza Irisbus, arrivate dal Mise nei giorni scorsi. Il Partito Democratico sta rispettando agli annunci…
«Il Governo sta dimostrando di avere attenzione per la provincia di Avellino. La vicenda della Irisbus in Valle Ufita è motivo di soddisfazione per me anche in qualità di primo cittadino di Frigento, ma il mio impegno ha interessato anche la Contursi-Grottaminarda con l’istituzione del commissario. Ora la nostra attenzione deve concentrarsi sulla questione del petrolio perché è un’altra battaglia per la salvaguardia del nostro territorio. La linea del Governo è favorevole, ma assieme ai colleghi deputati e agli altri gruppi stiamo lavorando sullo Sblocca Italia per limitare le trivellazioni in luoghi che presentano particolari caratteristiche, come la sismicità, e speriamo di riuscire nel nostro intento. Non posso negare però che anche l’emendamento dell’esecutivo al momento è favorevole alle trivellazioni. Perciò ci sarà molto da lavorare, ma l’Irpinia gode di piena attenzione da parte del Governo».
A proposito di petrolio e quindi sviluppo, sia la stazione Hirpinia che l’eventuale piattaforma logistica che dovrebbe nascere in Valle Ufita richiedono tempi lunghi di realizzazione. Nel frattempo la classe dirigente locale ha il dovere di non farsi trovare impreparata e disegnare un percorso di sviluppo per l’Irpinia all’interno del contesto campano. Cosa recuperare del passato e quali errori evitare?
«Negli anni ’80 e ’90 la politica irpina si è lasciata andare a una serie di guasti come l’assistenzialismo e il clientelismo che non hanno aiutato lo sviluppo e la creazione di lavoro nella provincia di Avellino. Lo stesso dicasi per tutto il Sud Italia. C’è bisogno perciò di politiche per il Mezzogiorno che favoriscano la nascita di imprese. Nei prossimi giorni ad esempio partirà un bando dedicato alle start up che può innescare un dinamismo diverso sul territorio. E poi c’è bisogno di attivare gli investimenti per il rilancio del settore industriale. Ad esempio, sulla piattaforma logistica di cui tanto si parla in realtà non c’è ancora nulla di concreto, la Regione ancora non ha detto nulla di chiaro sull’argomento. E sui Fondi Ue la classe dirigente non è stata all’altezza. Servono quindi meno chiacchiere e l’elaborazione di una strategia precisa, cosa che sta cercando di fare il Partito Democratico».