Il vero problema dell’Italia, al contrario di quanto i vari Salvini e compagnia bella possano continuare ad affermare in ogni sede televisiva e non solo, non è l’immigrazione, bensì, il suo fenomeno contrario: l’emigrazione.
A diramare l’allarmante bilancio sarà, il prossimo autunno, il rapporto IDOS, il dossier statistico dell’immigrazione nel 2015.
Lo scrive Roberto Saviano – il celebre scrittore reso noto grazie alle cronache di Gomorra, la cruda finestra sulla malavita organizzata napoletana – che, dal suo blog, trasmette i dati relativi al problema: lo scorso anno gli italiani residenti all’estero sono aumentati di 155mila unità, mentre gli immigrati residenti stabilmente nell’allora BelPaese sono solo 92 mila in più.
Complessivamente, si legge, gli italiani che vivono fuori dai confini nazionali sono quasi 5 milioni, un numero davvero impressionante che rende Londra, la capitale inglese, la 13esima città italiana per numero di abitanti, con ben 250mila nostri connazionali che hanno piantato radici nella provincia Sua Maestà.
Nel 2014 i profughi sbarcati in Italia sono stati circa 170mila, la maggior parte di essi, però, solamente di passaggio, mentre gli italiani che hanno cancellato la propria residenza presso i comuni nostrani ammontano a 90mila unità, senza contare tutti quelli che preferiscono, almeno per i primi tempi, non cambiare il comune di domicilio sulla propria carta d’identità.
Ovviamente, la stragrande maggioranza di questi è composta dai nostri giovani: sono circa l’85% quelli disposti a cambiare Paese pur di trovare la propria indipendenza e affermazione sul lavoro. A peggiorare il quadro è il dato relativo, manco a dirlo, ai ragazzi del Sud. Di questi, solo il 16% preferisce i confini di casa a quelli stranieri, rischiando, così, di spopolare completamente dei territori già in grandissima difficoltà.
Il problema odierno, quindi, risulta palesemente essere quello di trattenere le nostre menti, la nostra forza lavoro, il nostro futuro e non pensare a come tentare di distruggere quello di qualcun altro, cosa che, dati alla mano, sta riuscendo benissimo proprio nei confronti di quei connazionali che i nazionalisti in camicia verde vorrebbero salvaguardare.
“Gli immigrati invadono il nostro Paese è un preconcetto. Gli emigrati all’estero sono cresciuti più degli immigrati in Italia è un dato di fatto.” – Afferma lo scrittore – “La differenza tra un preconcetto e un dato di fatto è che il primo crea una visione distorta della realtà, il secondo ci aiuta a formarci un’opinione”.