“Le centraline distribuite su parte del territorio regionale con la finalità di effettuare il monitoraggio degli inquinanti sono nella maggior parte dei casi in avaria e quelle, invece, che funzionano rilevano dati parziali e in molti casi giudicati ai fini scientifici non validabili”. La denuncia è della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, che su questi temi, a cominciare dalle gravi disfunzioni dell’agenzia per l’Ambiente regionale Arpac, sta portando avanti una vera e propria crociata. “Dopo accessi agli atti e segnalazioni all’Anac – sottolinea Muscarà – finalmente il commissario dell’Arpac in Commissione Trasparenza ha ammesso che molte cose non vanno a cominciare dai dati non aggiornati sul sito web istituzionale”. “La situazione è drammatica – aggiunge – delle 88 centraline per il rilevamento degli inquinanti, sbandierate da De Luca, in realtà ne sono 52 e non funzionano tutte”. “I dati Arapc fruibili si fermano al mese di ottobre scorso – spiega Muscarà – la situazione a Napoli è drammatica”. “Nelle zone del Museo e della Ferrovia si raggiungono livelli elevati di benzene – fa notare la consigliera regionale – mentre appare assurdo l’eliminazione ad inizio gennaio della centralina OSP Nuovo Pellegrini per il Pm 2,5 e quella di via Argine – zona Porto è in manutenzione”. “Molte centraline come quelle di Acerra, Pomigliano e Vitaliano – sostiene Muscarà – i dati rilevati in alcuni casi non sono pervenuti oppure non sono validi per una successivamente elaborazione”. “Altri rilevamenti per esempio Caivano, Tufino, Santa Maria Capua Vetere – spiega – registrano percentuali che arrivano al 61 % di dati non disponibili ”. “E’ chiaro che occorre cambiare tutto il sistema del monitoraggio degli inquinanti dell’aria – sottolinea Muscarà – l’Arpac e la rete di rilevamento devono funzionare e sul sito web devono essere pubblicati i bollettini giornalieri”. “La Campania è un caso nazionale di inefficienza e mancata tutela della salute – conclude Muscarà – i cittadini sono a rischio e non casualmente in alcune aree della regione si registrano livelli elevati di patologie legate all’inquinamento”.