La situazione degli autobus dell’Anm, Azienda Napoletana Mobilità, è diventata ormai un problema. Problema che nei giorni scorsi si è finalmente deciso di iniziare ad affrontare. Non si contano le segnalazioni negli ultimi mesi di veri raid organizzati ai danni dei pullman, dei suoi conducenti e dei passeggeri. È da tempo che si legge di bus danneggiati dal lancio di sassi o di autisti aggrediti senza motivo. Baby gang di giovani adolescenti annoiati sono i protagonisti di quest’ultima moda: divertirsi attaccando gli autobus cittadini.
L’ultimo attacco è avvenuto qualche giorno fa sulla linea che transita nel quartiere Scampia. Un gruppo di ragazzi ha iniziato a lanciare sassi con una violenza spietata contro un autobus, ferendo il conducente e un passeggero, rompendo vetri e parabrezza. È stato quest’ultimo episodio, aggiuntosi a tutti gli altri, che ha smosso la situazione, costringendo l’Anm e le forze dell’ordine a intervenire. Un intervento che, come si è detto, era atteso da tempo. Gli stessi conducenti avevano più volte reclamato una maggiore sicurezza sugli autobus. Sicurezza di cui oggi sembra s’inizi finalmente a parlare. Infatti, dopo l’ultimo attacco al veicolo che transitava a Scampia, si è deciso di intervenire. Nella notte del 21 agosto due linee di autobus urbane, la N5 e la N8, dalle 22,00 alle 3,00 sono state scortate da una volante dei carabinieri e, all’interno del pullman erano presenti alcuni agenti in borghese.
La notizia è stata data dalla stessa azienda attraverso un comunicato stampa. Alberto Ramaglia, amministratore unico Anm, ha spiegato: «L’azienda non ha mai sottovalutato la richiesta di sicurezza che proviene dai dipendenti, né quella dei cittadini utenti e per questo negli anni, si è fatta carico a sue spese dell’installazione di telecamere sui bus, in metro e funicolari e della presenza di guardie giurate nelle stazioni con unità cinofile. Deterrenti efficaci che tuttavia non esauriscono il fenomeno che continua a crescere in modo preoccupante, rappresentando una triste fotografia di quello che sta diventando la vita urbana». Ha poi aggiunto che l’iniziativa di pattugliare le linee maggiormente a rischio, sarà eseguita periodicamente, anche in base alla disponibilità di risorse.
L’Anm e dunque il Comune di Napoli, essendo l’azienda di proprietà del Comune stesso, hanno finalmente deciso d’intervenire per risolvere una situazione che, a detta dello stesso amministratore Ramaglia, è ormai preoccupante. Una situazione che attendeva da tempo una risoluzione. Il timido intervento di pattugliare alcune linee periodicamente si spera sia solo l’inizio di un piano più esteso, che coinvolga più autobus e che serva a intimidire le bande di criminali che attaccano i pullman. Con la speranza, quindi, che l’assenza di risorse e mezzi non vanifichi quest’intervento e che non si riduca solo a un tentativo di propaganda occasionale e, come tale, destinato a non avere seguito.