Da un’indagine condotta dall’OMS e l’Università di Harvard è emerso che circa tre milioni e mezzo di persone adulte, in un anno, hanno sofferto di forti attacchi di ansia.
Ma concretamente cosa è l’ansia? É un’emozione forte, incontrollabile, e nei casi più gravi purtroppo anche invalidante. Sono sempre di più le persone che ne soffrono, e purtroppo spesso la confondono per una patologia da curare con i farmaci. Coloro che ne soffrono hanno la perenne paura di abbattersi in sciagure che potrebbero accadere da un momento all’altro, ma che in realtà potrebbero non accadere mai.
Il primo passo per imparare a gestire l’ansia è comprendere quale sia il motivo che la provochi, guardare dentro di sé. Se l’ansia è legata ad una determinata azione e quindi il motivo è in realtà noto, allora basterà semplicemente trovare il coraggio e la forza di compiere quella specifica azione. In questo caso si potrebbe affermare che “non tutti i mali vengono per nuocere”; l’ansia potrebbe esser vista più che come un fattore negativo, come in realtà quella forza che ci spinge ad andare sempre avanti e migliorarci. Se invece l’ansia è immotivata, allora significa che è sintomo di un malessere che si cerca di tenere nascosto, in primis a noi stessi. Sta andando tutto bene, si dovrebbe essere felici e invece si piomba nella paura. Probabilmente c’è qualcosa che non va, e che non si vuole ammettere. Anche in questo caso, guardarsi allo specchio è il primo passo.
Come affrontare quindi l’ansia? Innanzitutto, non negandola, ma dandole spazio, ovviamente nei dovuti limiti. Ci si abitua a conviverci poco alla volta, ad esempio fare ogni giorno un piccolo gesto che non si farebbe mai, ma che ci si impone di fare mentre ci si trova in una situazione di calma. Una delle tecniche più utilizzate per tentare di gestire l’ansia è il training autogeno: ogni giorno, per 15 minuti, si mette il telefono in modalità aereo e ci si mette comodi. Dopo aver raggiunto un ottimale stato di relax, si iniziano ad immaginare tutte quelle situazioni che possono provocare ansia, partendo dalle meno importanti, e ci si concentra sul respiro. Questo permette di abituare il corpo a vivere situazioni di “pericolo” sempre mantenendosi calmo.
Dopo aver compreso come controllare le situazioni più leggere, si andranno ad immaginare poi quelle più problematiche, imparando a controllare anche queste. Se invece, l’ansia esplode improvvisamente, è importante impegnarsi in qualsiasi azione possa rilassarci, ad esempio, cucinare, riordinare o anche fare una semplice passeggiata all’aperto; l’importante è distarsi.
Queste sono, chiaramente, situazioni di facile gestione, ma è ovvio che nel caso in cui gli attacchi di ansia si trasformino in seri attacchi di panico, è preferibile rivolgersi ad un professionista, che possa consigliare una terapia mirata o, nei casi più gravi, farmaci o ansiolitici.