Papa Francesco è a Cesena, per dare il via alla visita che, oltre alla città romagnola, toccherà anche Bologna. Il Pontefice è atterrato in elicottero all’ippodromo, accolto dal vescovo Douglas Regattieri e da due bambini che gli hanno regalato un mazzo di fiori. La visita a Cesena prevede un saluto alla città in piazza del Popolo, l’intitolazione di uno spazio cittadino a papa Pio VI, il cesenate Giovanni Angelico Braschi, nel terzo centenario della nascita, quindi l’incontro con la comunità diocesana nella cattedrale.Appello del Papa, da Cesena, per la “buona politica”, “non quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi”, “che non sia né serva né padrona, ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo; che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva inclusione e partecipazione; che non lasci ai margini alcune categorie, che non saccheggi e inquini le risorse naturali”.
“Questa piazza, come tutte le altre piazze d’Italia, – ha detto il Papa durante il suo incontro con la cittadinanza in Piazza del Popolo a Cesena – richiama la necessità, per la vita della comunità, della buona politica; non di quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi. Una politica che non sia né serva né padrona, ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo; che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva inclusione e partecipazione; che non lasci ai margini alcune categorie, che non saccheggi e inquini le risorse naturali – esse infatti non sono un pozzo senza fondo ma un tesoro donatoci da Dio perché lo usiamo con rispetto e intelligenza. Una politica – ha proseguito – che sappia armonizzare le legittime aspirazioni dei singoli e dei gruppi tenendo il timone ben saldo sull’interesse dell’intera cittadinanza”. “Questo è il volto autentico della politica e la sua ragion d’essere: un servizio inestimabile al bene all’intera collettività”, per questo la dottrina sociale della Chiesa la considera “una nobile forma di carità” e per questo il Papa invita “i giovani e meno giovani a prepararsi adeguatamente e impegnarsi personalmente in questo campo, assumendo fin dall’inizio la prospettiva del bene comune e respingendo ogni anche minima forma di corruzione”. “Da questa piazza – ha detto ancora papa Bergoglio, dopo aver parlato della corruzione come tarlo e del politico che a volte è martire – vi invito a considerare la nobiltà dell’agire politico in nome e a favore del popolo, che si riconosce in una storia e in valori condivisi e chiede tranquillità di vita e sviluppo ordinato. Vi invito ad esigere dai protagonisti della vita pubblica coerenza d’impegno, preparazione, rettitudine morale, capacità d’iniziativa, longanimità, pazienza e forza d’animo nell’affrontare le sfide di oggi, senza tuttavia pretendere un’impossibile perfezione. Le vicende umane e storiche e la complessità dei problemi non permettono di risolvere tutto e subito. Un sano realismo – ha aggiunto il Pontefice – sa che anche la migliore classe dirigente non può risolvere in un baleno tutte le questioni. Per rendersene conto basta provare ad agire di persona invece di limitarsi a osservare e criticare dal balcone l’operato degli altri. Si troverà in tal modo la forza di assumersi le responsabilità che ci competono, comprendendo al tempo stesso che, pur con l’aiuto di Dio e la collaborazione degli uomini, accadrà comunque di commettere degli sbagli”. “Cari fratelli e sorelle, questa città, come tutta la Romagna, è stata tradizionalmente terra di accese passioni politiche. Vorrei dire a voi e a tutti: riscoprite anche per l’oggi il valore di questa dimensione essenziale della convivenza civile e date il vostro contributo, pronti a far prevalere il bene del tutto su quello di una parte; pronti a riconoscere che ogni idea va verificata e rimodellata nel confronto con la realtà; pronti a riconoscere che è fondamentale avviare iniziative suscitando ampie collaborazioni più che puntare all’occupazione dei posti. Siate esigenti con voi stessi e con gli altri, sapendo che l’impegno coscienzioso preceduto da un’idonea preparazione darà il suo frutto e farà crescere il bene e persino la felicità delle persone”. “La politica è sembrata in questi anni a volte ritrarsi di fronte all’aggressività e alla pervasività di altre forme di potere, come quella finanziaria e quella mediatica. Occorre rilanciare i diritti della buona politica”. Poi la visita a Bologna e nel pomeriggio iniziativa allo stadio Dallara.