“Il Commissario dell’Arpac ci ripensa e annulla una sua delibera d’inizio gennaio che consentiva l’assunzione di nuovi dirigente nell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania. Segnalammo con una nostra diffida al presidente De Luca e all’assessore all’Ambiente Bonavitacola il significativo e ingiustificato incremento del fabbisogno del personale dirigenziale dell’agenzia”. Lo dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà che bollò la decisione del Commissario dell’Arpac come una grande calza dell’Epifania. “Registriamo positivamente e diamo atto al Commissario Vasaturo di aver annullato la delibera – sottolinea Muscarà – bloccando il reclutamento relativo al fabbisogno triennale per l’Arpac di varie figure professionali dove non erano fornite alcune motivazioni e criteri su cui si basava tale previsione in spregio alla legge regionale”. “Il Movimento 5 Stelle è impegnato proprio sull’Arpac con un lavoro rigoroso di trasparenza – continua la consigliera regionale – cominciando dal sito web che non è aggiornato e non recepisce le prescrizioni rilevate dall’Anac sul rispetto dei criteri di trasparenza della pubblica amministrazione”. “Non potevamo permettere che l’Arpac alla chetichella con una delibera ‘clandesstina’ – insiste Muscarà – consentiva una informata di nuove assunzioni senza neppure prevederne il costo nel bilancio di previsione deliberato per il triennio 2017-2018”. “Proprio il Commissario di Arpac è stato ascoltato di recente in audizione in Commissione Trasparenza – aggiunge Muscarà – ammettendo tutti i gravi profili di criticità: dal sito web istituzionale non trasparente con l’impossibilità per i cittadini di avere informazioni fondamentali per la salute, alla rete colabrodo per la rilevazione dei dati degli inquinanti delle centraline”. “La delibera dell’Epifania che consentiva l’assunzione di altri dirigenti – prosegue – ci sembrava inopportuna e oscura a tal punto da indurci a diffidare e segnalare la vicenda ai vertici dell giunta regionale”. “Registriamo che il Commissario con un atto di buon senso ha annullato la delibera – conclude Muscarà – ora ci auguriamo che tutte le criticità emerse vengano risolte e avviare un nuovo corso per l’Arpac, fondamentale per la lotta all’inquinamento e alla protezione dell’ambiente”.