Le domande per l’assegno unico per i figli potranno essere inviate da gennaio 2022. Le prime erogazioni saranno possibili invece dal mese di marzo e per i mesi antecedenti, quindi gennaio e febbraio, continuerà ad essere garantito l’assegno ponte e gli assegni familiari già attivi dal 1 luglio scorso.
Il contributo è destinato alle famiglie con figli fino all’età di 21 anni. Si potrà farne richiesta dal settimo mese di gravidanza. L’importo verrà calcolato in base all’Isee dichiarato da ciascun nucleo, ecco perché come mese di partenza è stato indicato marzo. Per dare ai genitori la possibilità di presentare nei tempi richiesti la certificazione reddituale relativa all’anno precedente. Si parte da 175-180 euro a figlio per i redditi più bassi (fino a 7mila euro circa), per passare a 250-260 dal terzo figlio in poi. Si scende fino a 50 euro a figlio per i redditi più alti. Secondo le stime, 4 famiglie su 5 dovrebbero arrivare ad ottenere 100 euro a figlio.
È prevista inoltre una maggiorazione se entrambi i genitori lavorano, come richiesto dalla ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti con l’obiettivo di incentivare l’occupazione femminile. Con l’assegno unico si andranno a sostituire i sostegni già attivi per le famiglie: bonus mamma e bebè, assegni familiari, detrazioni. Il contributo unico le includerà tutte e spetterà anche ai figli con disabilità, senza limiti di età. Se un richiedente percepisce già il reddito di cittadinanza, l’assegno unico verrà erogato insieme a questo a contributo.
Per richiederlo basterà inviare la domanda tramite il portale dell’Inps, attraverso il proprio Spid personale o la carta d’identità elettronica. Ci si può rivolgere inoltre al Contact Center o agli Enti di Patronato.