di Matteo Renzi
“O in questa fase si prova a dare una direzione e una vision all’Europa o siamo considerati dai cittadini persone che vivono su marte”. Così il premier Matteo Renzi ha aperto l’assemblea del Pd elencando i 4 eventi dell’ultimo mese: la Brexit che “è uno choc”; le elezioni Usa che “ambiscono ad essere le più inedite degli ultimi anni”; il colpo di stato in Turchia dove “quello che sta succedendo in questi giorni ci preoccupa altrettanto come i carri armati”; e gli attentanti in Europa, a Nizza e a Monaco.
“Discutere di Europa non significa eliminare il dibattito interno nel Pd. Ma essere seri e credibili, perchè l’Europa è a un punto di snodo adesso. Non mancheranno occasioni per discutere tra di noi, anche in modo litigioso, perché siamo un partito democratico”.
“Avere ottenuto la flessibilità in Europa ha significato aprire una breccia nel terribile moloch dell’austerity e senza il 41% delle Europee non ci sarebbe stata la flessibilità”. “Se non ci fosse stata la flessibilità, se si fosse applicato il Fiscal Compact così come è stato inopinatamente votato, noi oggi avremmo avuto 30 miliardi di euro in più da pagare sull’altare dell’austerità. Ottenere la flessibilità ha significato” poter investire su scuola o sociale.
“O siamo in grado di costruire un nuovo modello d’Europa, o perderà l’Europa non il PSE”. “La vittoria di Brexit è stata una vittoria politica di chi voleva uscire ed è stata una sconfitta politica per l’Europa”. “Il leave ha vinto laddove la manifattura tradizionale è andata in crisi. Questo significa: l’Europa deve considerare la Brexit come una gigantesca sveglia. E’ inutile allungare il dibattito su elementi di natura burocratica. Non consentiremo all’Europa di rimanere ostaggio della politica inglese”.
“Noi non comprendiamo le dinamiche di alcune politiche europee, frutti di errori del passato quando abbiamo consentito alla tecnocrazia di decidere tutto sulle banche, sulla finanza e sul credito. Abbiamo avuto paura di giocare il nostro ruolo, questa paura ci è passata, noi andiamo in Ue a giocare nostro ruolo perchè serve a Ue”.
“L’agenda dei prossimi mesi vede una straordinaria opportunità per l’Italia: nel 2014 lo era sulle riforme, nel 2015 sulla manovra fiscale, adesso vi dico che la nostra occasione è quella dell’Europa. Lo dice il calendario e l’iniziativa politica che il governo ha preso e che può prendere solo in virtù della forza del Pd alle europee del 2014″.
“Non si torna alle foto a due” in Europa. “Senza proposta alternativa, si torna a Ventotene“.
“Partire da Ventotene significa tornare sé stessi e Ventotene sarà il luogo nel quale nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, porteremo i leader Ue per provare a costruire insieme le ragioni della speranza e non della rabbia o del populismo”. “Mentre qualcuno tenta di rinchiuderci in un dibattito autoreferenziale noi da Ventotene lanciamo il guanto di sfida all’Europa”
“Oggi gli Stati Uniti attraversano la stagione di crescita di posti di lavoro più grande dalla Seconda Guerra Mondiale. Come mai a fronte di questo risultato l’America dei democratici fatica a parlare alla pancia del ceto medio? Non credo sia per la paura del nemico, né per la paura dell’immigrazione. La paura che sta bloccando il popolo americano è la paura del futuro. E Donald Trump sta giocando su un’America cupa, promettendole di tornare grande”. “Quello che sta avvenendo negli Stati Uniti è il simbolo di quello che avverra” nei prossimi anni in tutto il mondo. E in questo momento è in corso un derby fra paura e coraggio”.
“La similitudine più forte per Trump è con Ronald Reagan ma i messaggi erano antitetici: Reagan faceva leva sull’opportunità e la speranza, Trump nega l’american dream e gioca tutto sulla paura, fa leva sul clima che una parte del mondo sta vivendo ed è l’esatto opposto di ciò che gli Usa ci ha insegnato negli ultimi otto anni”.
“Diciamo con forza alle istituzioni turche che, proprio per il rapporto stretto con la Turchia avviato dieci anni fa, un Paese che mette in carcere i propri professori e i propri giornalisti sta mettendo in carcere il futuro e non c’è accordo sull’immigrazione che possa giocarsi sui diritti umani”.
“Faremo di tutto perché le leggi italiane permettano di riconoscere tutte le condizioni che sono previste per le vittime di certe situazioni nel nostro Paese. Da questa assemblea arrivi il senso della più stretta vicinanza alle famiglie italiane che hanno subito perdite all’estero in questi giorni”.
“Mentre qualcuno dice che il WiFi fa male, noi facciamo l’accordo con Apple, Amazon e Cisco”.
Nella lotta al terrorismo “c’è un tema che riguarda la comunicazione. E’ importante restare umani, ma non c’è soltanto Dacca, Nizza, Orlando o Monaco. Ogni giorni si colpisce in una chiesa nigeriana, in un mercato di Baghdad, ogni giorno si continua a morire in Siria”. “Il disegno di chi ci vuole nel terrore è molto articolato. Il loro obiettivo numero uno è distruggerci, ma il secondo obiettivo è farci vivere nel terrore. Se noi rinunciamo a ciò che siamo come identità e valori, abbiamo comunque perso. Difendere la nostra vita, vuol dire difendere ideali e valori, un modello culturale ed educativo”.