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Atalanta, un finale da Dea

22 maggio 2024, una data storica per il calcio italiano che a Dublino ha visto trionfare l’Atalanta sul Bayer Leverkusen per tre reti a zero, tutte siglate da un inarrestabile Ademola Lookman. Torna così alla vittoria una squadra italiana in Europa League dopo ben 25 anni. L’ultima volta fu il Parma a riuscirci, nel lontano 12 maggio 1999 a Mosca contro l’Olympique Marseille, uscita quest’anno in semifinale proprio contro i bergamaschi.
Si tratta quindi del primo trofeo europeo per il club di Percassi, che nei festeggiamenti contiene a fatica le sue emozioni. Questo è inoltre il primo trofeo anche per Gian Piero Gasperini, che corona una carriera lunghissima e che blinda ancor di più, qualora ce ne fosse bisogno, la sua eredità in quel di Bergamo.

Il “Gasp”, lo ricordiamo essere al centro della incombente telenovela estiva, che lo vedrà protagonista sulla questione del: dove allenerà la prossima stagione?
In molti potrebbero pensare che con la vittoria del trofeo, le parti non vogliano separarsi e che anzi si potrebbe puntare anche a obiettivi maggiori. A cercare di sciogliere il dubbio è proprio l’allenatore torinese, che nella conferenza post partita ha dichiarato:Se uno dovesse scegliere il momento di andar via è questo, no? Da vincente. Non lo so, ci pensiamo, ma penso di no”.

Insomma, la sua partenza non è così scontata come si poteva pensare fino a qualche giorno fa, ma una cosa è sicura, la sua Atalanta è stata senza ombra di dubbio una delle squadre più belle di questa stagione. I nerazzurri sono stati capaci di battere la squadra di Xabi Alonso che era reduce da uno storico di 51 risultati utili, ergo 51 partite senza mai perdere.
Se a questo aggiungiamo che molti dei giocatori in campo erano alla prima finale di rilievo della propria carriera, ecco che il coefficiente di difficoltà sale a dismisura. Eppure, la “Dea” è riuscita nell’impresa di battere le “aspirine” in una finale che raramente ha visto una formazione dominare sull’altra senza storie.

Onore all’Atalanta dunque, che in caso di piazzamento al quinto posto in campionato, sbloccherebbe il sesto slot per la prossima UEFA Champions League, creando un precedente storico e dando massima importanza al calcio italiano, cercando di riesumare i fasti di quello di un tempo.

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