Gli Stati Uniti hanno condotto questa notte un attacco con missili Tomahawk contro una base militare siriana vicino a Homs, sospettata di essere coinvolta nel raid con armi chimiche di martedì.
La tv di Damasco ha denunciato «l’aggressione» e detto che ci sono state vittime nei raid.
Intervenendo dalla sua residenza di Mar-a-Lago in Florida, dove si è svolto il summit con il presidente cinese Xi Jingping, Trump ha definito Bashar al Assad “un dittatore” che ha sferrato un orribile attacco con armi chimiche contro civili innocenti”. Trump ha detto di aver agito “negli interessi vitali della sicurezza nazionale dell’America” per “prevenire e scoraggiare la diffusione e l’uso di armi chimiche”. “Non c’è dubbio che la Siria abbia usato armi chimiche vietate – ha aggiunto Trump – violando gli obblighi della Convenzione sulle armi chimiche e ignorando gli avvertimenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu. I tentativi, fatti per anni, di cambiare il comportamento di Assad hanno fallito, hanno drammaticamente fallito”.
“Stasera mi rivolgo a tutte le nazioni civilizzate perché si uniscano a noi – ha quindi chiesto – per porre fine a questo spargimento di sangue e massacro in Siria e anche per porre fine al terrorismo in ogni sua forma”. Il presidente degli Stati Uniti, scrive la Cnn, ha quindi rimarcato che il governo siriano “ha oltrepassato il limite“, affermando di sentire la “responsabilità” di rispondere all’attacco chimico.
“Quando si uccidono dei bambini innocenti – ha detto Trump – dei piccoli bambini innocenti con del gas così letale, sono stati oltrepassati più e più limiti. La gente è rimasta scioccata quando ha saputo di che tipo di gas si trattasse. Si è andati oltre la linea rossa”.