Ancora una volta le scuole del napoletano vengono devastate e distrutte, come fosse quasi un abituè, un rito che deve ripetersi ogni anno, il motivo resterà sempre irrisolto, forse è semplicemente un gioco fatto per il gusto di divertirsi, altrimenti non ci sono risposte a quello che puntualmente accadde. A pagarne le conseguenze sono però le scuole, che devono aggiustare i danni subiti. Ad essere coinvolte stavolta sono il Boccioni nella Mostra e il Da Vinci di Poggioreale.
Questi ragazzi sono riusciti ad entrare all’interno della Mostra d’Oltremare, oltrepassando il cancello che porta al liceo artistico Boccioni-Palizzi di via Terracina a Fuorigrotta. Hanno aperto la porta d’ingresso, sono andati dritti ai bagni devastando alcuni servizi. Poi hanno cosparso di creolina il pavimento. La scena si ripete a Poggioreale, al liceo Leonardo da Vinci di via Foggia. Lì i vandali si sono accaniti oltre che sui rubinetti dei bagni, anche sulle attrezzature della palestra, dove hanno prima divelto alcune reti usate per giocare a pallavolo, e infine come se non bastasse hanno cosparso i pavimenti di tre aule con polvere di estintori e creolina. Un danno che ha provocato il blocco delle lezione sia nell’uno che nell’altro caso.
Risultano sei gli episodi di vandalizzazione nelle ultime 24 ore, soltanto due scuole grazie alle telecamere di sicurezza sono riuscite a riprendere delle immagini, tra cui salta fuori un’auto e tre ragazzi incappucciati che forzano le porte laterali con un cacciavite e devastano con mazze e creolina, gli istituti presi di mira.
“Con il sindaco Luigi de Magistris, con il cardinale Crescenzio Sepe e con il presidente della Regione Vincenzo De Luca stringeremo un patto di solidarietà contro la criminalità a Napoli. Io sono convinta che tutte queste manifestazioni di solidarietà, anche da parte di personaggi noti come Cantone, siano importanti. Io intanto non mollo. Però Arturo sente ora più che mai il degrado che ha intorno. Questo lo condiziona sul futuro. Era deciso a provare i test d’ingresso a Medicina, oggi mi ha detto che non sa più se vuole farli, se vale la pena restare a Napoli o andare fuori. Ho altri due figli, entrambi più piccoli di Arturo non posso ne intendo cedere al mio dovere supremo di genitore, devo garantire loro la garanzia del futuro, aiutarli a stare al mondo” Ha dichiarato la mamma di Arturo, ragazzo ferito da un gruppo di vandali in via Foria lo scorso mese.
Nel frattempo gli studenti di altri due Istituti -danneggiati anche loro- quali il Cuoco e il Caccioppoli, non si perdono d’animo, in questi giorni infatti, sono scesi in piazza per chiedere alla Prefettura maggiore controllo nelle scuole saccheggiate da bande di vandali.
“Sono innumerevoli gli istituti di Napoli e provincia che non dispongono del certificato di agibilità, che hanno gravi problemi strutturali e che non subiscono la dovuta manutenzione degli spazi che gli studenti vivono tutti i giorni. In tutto, questo la Città Metropolitana continua a non erogare le prestazioni dovute agli istituti con problemi strutturali” dichiarano i rappresentati dell’Unione studentesca napoletana del liceo scientifico Labriola di Fuorigrotta, che protestano sull’assenza di riscaldamento nelle aula della sede centrale dell’istituto in via Terracina. “A settembre – la nostra nuova sede centrale, l’ex Capale, è stata inaugurata dal sindaco Luigi de Magistris. A 6 mesi dall’apertura, però, la scuola non è per niente vivibile: abbiamo passato tutto l’inverno con il sistema di riscaldamento non funzionante e senza la rete internet, prerogativa imprescindibile per la tecnologia che viene ormai usata per la didattica” spiegano i portavoce del Collettivo Labriola.
Una realtà non certo gradevole che deve essere risolta al più presto, sia da un punto di vista di sicurezza, affinchè qualsiasi studente e docente possa vivere in un ambiente tranquillo continuando a fare il proprio lavoro senza essere interrotti da questi incovenienti e nello stesso tempo bisogna poter offrire quei servizi di base che ogni scuola dovrebbe avere.
Martina Fiorentino